Sicurezza, territorio e legalità: intervista al nuovo dirigente del Commissariato di Colleferro

di Emanuela Ricci

Dal 1° aprile 2025, il dott. Antonio Mazza è il nuovo dirigente del Commissariato di Colleferro. Un incarico che affronta con grande determinazione, forte di una lunga esperienza maturata nella Questura di Roma, dove ha prestato servizio per oltre trent’anni, di cui gli ultimi quattordici come vice dirigente del Commissariato San Paolo – 11° Distretto. Romano di nascita ma con solide radici calabresi, il dott. Mazza si racconta come un uomo fortemente legato alla famiglia — è sposato ha due figli di 19 e 20 anni — e appassionato del proprio lavoro, che lo ha sempre coinvolto pienamente. Appena insediato, ha iniziato a conoscere il territorio e le sue dinamiche, consapevole che ogni realtà ha le sue peculiarità.

Quali sono le sue pregresse esperienze professionali? 

<<Vengo dalla Questura di Roma, dove ho trascorso quasi gli ultimi 32 anni, quindi a disposizione dei vari commissariati capitolini: gli ultimi 14 anni sono stato al Commissariato di San Paolo – 11° Distretto, in veste di vice dirigente>>. 

Le sue origini, qualche passione, hobby o sport? 

<<Sono nato a Roma però ho due splendidi genitori di origine calabrese. Per il resto diciamo che l’attività mi prende veramente tanto tempo, specialmente ora con la dirigenza del Commissariato. Anche in passato gli eventi di ordine pubblico nella Capitale mi hanno impegnato tanto, non sottovalutando poi anche gli impegni familiari>>. 

Cosa ne pensa di Colleferro? 

<<Occorre del tempo per rendersi conto, perché oltre ai racconti dei miei collaboratori  a me piace prendere direttamente coscienza del territorio. Tanti sono i Comuni di competenza, ho già iniziato con le mie attività, perchè il controllo e la presenza per me è fondamentale>>. (I comuni interessati alla giurisdizione del Commissariato: Colleferro, Artena, Valmontone, Cave, Genezzano, Labico, Carpineto Romano, Gavignano, Segni, Gorga, Montelanico, Olevano Romano, Arcinazzo Romano, Bellegra, Affile, Jenne, Rocca S. Stefano, Roiate, Vallepietra, ndr). 

E’ evidente che sul nostro territorio si nota la presenza delle volanti, vuole così infondere sicurezza al cittadino, far vedere che la Polizia c’è? 

<<Non è solo far vedere. Se l’operatore di polizia è sul territorio intanto dà sicurezza al cittadino. La nostra presenza è legata all’attività di polizia giudiziaria e informativa sugli eventi che si possono verificare. Se siamo chiusi all’interno sicuramente la notizia non ci arriva>>. 

Lei sa che il nostro paese è balzato sui fatti di cronaca nazionale per la vicenda di Willy Monteiro Duarte, come pensa di intervenire nella zona della Movida? Quale messaggio vorrebbe dare ai più giovani? 

<<Stiamo lavorando su due aspetti: il controllo e la presenza nei luoghi della Movida per minimizzare la casualità di tragedie come quella di Willy. Però è fondamentale un’altra attività che noi stiamo facendo, quella di intervenire nelle scuole, cercando di sensibilizzare non solo i ragazzi ma anche i genitori. E’ una novità, abbiamo voluto provare in questo senso includendo anche le famiglie>>. 

Ha già avuto modo di conoscere il nostro Sindaco? 

<<Assolutamente sì. Ho già  parlato con il Sindaco di Colleferro e con il Sindaco di Artena con la promessa di continuare ad  essere presenti sul territorio. Poi a me piace un Commissariato sempre  aperto per recepire in qualche modo tutte le esigenze della cittadinanza, sempre! 

Ho incontrato anche le altre forze dell’ordine. Abbiamo instaurato un ottimo rapporto con il collega dell’Arma e con la collega della Guardia di Finanza. In qualche modo abbiamo un accordo per mappare in maniera più completa la settimana, in particolare modo il weekend.  Quindi magari dividendoci le giornate dei controlli sulla Movida riusciremo con tre forze di polizia a coprire tre giorni rispetto ad un singolo giorno con un pattuglione.

Tra le altre iniziative segnalo che in  settimana andremo presso un centro psichiatrico per discutere, su richiesta degli operatori sanitari, delle dinamiche per quanto riguarda i TSO e gli interventi in strada>>. 

Quindi siete in piena sintonia operativa con le altre forze dell’ordine? Al riguardo, avete un  organico sufficiente come anche i mezzi messi a disposizione?

<<Diciamo che la suddivisione sul territorio per quanto riguarda l’autoradio è normale che sia suddivisa tra tutte le forze di polizia.  Con l’ausilio nei paesini un po’ più distanti anche dell’autoradio della stazione dei Carabinieri che comunque opera in ogni turnazione.  Per quanto riguarda il  personale è normale che c’è sempre esigenza, ma riusciamo comunque a raggiungere tutti gli obiettivi assegnati con il materiale umano a disposizione , che è comunque molto preparato e molto efficace>>. 

Lo scorso mese abbiamo visto che è uscito in gazzetta ufficiale  il nuovo Decreto Sicurezza. Cosa ne pensa, in riferimento alle tutele al personale delle forze dell’ordine, come la bodycam e la tutela legale in caso di procedimenti giudiziari per fatti avvenuti in servizio?  

<<Diciamo che in qualche modo ci tutela di più durante l’espletamento nei servizi esterni di ordine pubblico e poi per il resto penso che la serenità dell’operatore di polizia sia fondamentale>>.  

Il suo futuro?

<<Mi auguro di terminare la mia carriera qui, perché  mi piace programmare e per programmare ci vuole un po’ di tempo, quindi tra tre anni e otto mesi andrò in pensione>>.

Con grande pragmatismo e senso del dovere, il dott. Antonio Mazza si prepara ad affrontare le sfide del territorio, puntando su una presenza costante, sul dialogo con i cittadini e sulla collaborazione con tutte le altre forze dell’ordine. Il suo approccio umano, unito all’esperienza accumulata in decenni di servizio, lascia ben sperare per un futuro di maggiore sicurezza e fiducia per tutta la comunità di Colleferro e dell’intero comprensorio.

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