Siria: Erdogan, torna a respinge le accuse di Trump su “Kommersant”

Recep Tayyip Erdogan, presidente della Turchia, in un articolo pubblicato dal quotidiano russo “Kommersant”, è tornato a parlare della recente polemica con il presidente americano Donald Trump, che nei giorni scorsi ha minacciato di “devastare economicamente” la Turchia nel caso in cui quest’ultima “attacchi i curdi” nel nord della Siria.

“La Turchia non cerca il permesso di nessuno per combattere il terrorismo”, ha detto Erdogan a questo proposito. “Ci riserviamo il diritto di colpire i terroristi che minacciano il nostro paese dai territori siriani” precisando che Ankara “non ha mai avuto alcun problema con i curdi siriani, né con altri gruppi che vivono all’interno dei confini del paese vicino”, sottolineando così la differenza tra la comunità del Rojava e i combattenti delle Unità di protezione dei popoli (Ypg), che la Turchia considera un’organizzazione terroristica affiliata al Partito curdo dei lavoratori (Pkk).

Erdogan ha poi aggiunto che “Le accuse senza fondamento degli Stati uniti non riflettono la realtà, ma il punto di vista di certi gruppi d’interesse”.

Nel frattempo è giunta la notizia di un probabile incontro con Vladimir Putin. L’annuncio è stato dato dallo stesso presidente turco il quale ha dichiarato che “molto probabilmente” i due presidenti si incontreranno il prossimo 23 gennaio in Russia per discutere dei rapporti bilaterali e degli sviluppi in Siria, spiegando che “a breve” si terrà anche un nuovo vertice a tre sulla Siria ancora con il presidente russo e quello iraniano Hassan Rohani secondo il format dei colloqui di Astana. Tra i temi principali in agenda, gli scontri nella provincia di Idlib, le conseguenze del ritiro americano e la creazione dell’annunciata Commissione costituzionale.

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