Trump fa marcia indietro sul piano di trasferimento dei palestinesi da Gaza

di Emanuela Ricci

Il presidente Donald Trump ha apparentemente fatto un passo indietro rispetto alla sua proposta di trasferire permanentemente circa due milioni di palestinesi dalla Striscia di Gaza verso altri paesi del Medio Oriente, per poi permettere agli Stati Uniti di prendere il controllo del territorio e trasformarlo nella “Riviera del Medio Oriente”.

All’inizio del mese, Trump aveva dichiarato di essere favorevole a questa idea e aveva minimizzato le obiezioni sollevate da diversi leader regionali, tra cui i presidenti di Egitto e Giordania, che avevano categoricamente respinto il piano. Convinto di poter persuadere i leader di questi paesi ad accettare la popolazione palestinese sfollata, il presidente americano aveva detto: “Dicono che non accetteranno. Io dico che lo faranno.”

Tuttavia, in un’intervista telefonica concessa venerdì al conduttore Brian Kilmeade di Fox News, Trump ha ammesso che i suoi tentativi di convincere i leader egiziani e giordani sono falliti, rendendo così la proposta irrealizzabile.

“Beh, versiamo miliardi di dollari all’anno a Giordania ed Egitto. Sono rimasto un po’ sorpreso dal loro rifiuto, ma così è stato”, ha dichiarato Trump. Poi ha aggiunto: “Vi dirò, il modo giusto di farlo è il mio piano. Penso che sia il piano che davvero funziona. Ma non lo sto imponendo. Mi limiterò a consigliarlo.”

Le parole del presidente rappresentano una significativa inversione di marcia rispetto a una delle più audaci proposte di politica estera mai avanzate da un capo di Stato in carica. Il cambio di posizione arriva dopo settimane di dichiarazioni contraddittorie all’interno della stessa amministrazione Trump: mentre alcuni alti funzionari cercavano di minimizzare l’idea, il presidente continuava a insistere sulla sua fattibilità.

Subscribe to our newsletter!

Trump fa marcia indietro sul piano di trasferimento dei palestinesi da Gaza