Tuccillo e De Mita, al via la petizione: “Europa Sociale ai tempi del coronavirus”

È stata lanciata da qualche giorno sulla piattaforma internazionale Change una petizione il cui obiettivo è capovolgere le priorità dell’Unione Europea, rimettendo al centro delle sue decisioni e delle sue politiche la persona e i diritti sociali,  invece delle regole finanziarie e contabili. 

Promotori della petizione sono Giuseppe De Mita e Francescomaria Tuccillo. De Mita, avellinese, è stato deputato e vicepresidente della Regione Campania. Tuccillo, napoletano, è avvocato, manager e fondatore del progetto politico Popoli ε Polis. Tra i suoi firmatari si segnalano esponenti del mondo accademico, imprenditoriale e culturale, tra cui l’intera redazione di «Nigrizia», la rivista comboniana fondata e diretta a lungo da Alex Zanotelli. 

Indirizzata al presidente del Parlamento europeo David Sassoli, la petizione è di grande attualità in questi giorni in cui l’Eurogruppo stenta ad arrivare a una soluzione condivisa per far fronte all’emergenza economica e sociale dovuta al coronavirus.

All’origine dell’atteggiamento rigido degli Stati settentrionali, e dell’Olanda in particolare, c’è certamente, oltre alle loro agende politiche, la matrice dell’Unione Europea, che è il Trattato di Maastricht del 1992. Da allora l’UE privilegia la stabilità economica subordinando a essa il benessere delle comunità e i diritti sociali delle persone, a cominciare da salute, scuola e lavoro. 

Lo strumento per correggere la situazione esiste: è la Carta sociale europea, approvata da tutti gli Stati membri addirittura nel 1961 a Torino e poi attualizzata nel 1996 a Strasburgo. Il suo testo, che statuisce il diritto di tutti gli europei al lavoro, alla salute, all’educazione, alla casa, alla dignità, purtroppo non costituisce tuttavia parte integrante dei Trattati e non ha impatto giuridico. È adesso più che mai il momento di darle forza e valore: è indispensabile non solo per ogni cittadino, ma anche per la sopravvivenza stessa dell’Unione Europea.

La petizione può essere sottoscritta cliccando su questo link: https://www.change.org/EuropaDeiPopoli.

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Il suo testo dice:

«I Trattati istitutivi dell’Unione Europea propongono un’idea di società ben diversa da quella auspicata dai suoi padri fondatori. Lo snodo fondamentale è rappresentato dal Trattato di Maastricht del 1992, improntato a una visione “mercantile” del continente che gli accordi successivi non hanno mai corretto. Di conseguenza l’Europa privilegia tuttora la comunanza delle regole economico-finanziarie e trascura del tutto il riconoscimento e la tutela dei diritti sociali dei suoi cittadini.

Esiste una Carta sociale europea, adottata da tutti i Paesi dell’Unione nel 1961 e aggiornata nel 1996, che sancisce i diritti al lavoro, all’equa retribuzione, alla salute, all’educazione e alla dignità di tutti i cittadini europei. Ma non è purtroppo mai diventata parte integrante dei Trattati e non possiede quindi né peso politico né ricadute giurisdizionali.

In questa fase difficilissima della nostra storia, i limiti dell’approccio mercantile si mostrano in tutta la loro drammatica evidenza.

Chiediamo di conseguenza a David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, di rendersi promotore della revisione urgente dei Trattati per introdurvi la Carta sociale. Tale cambiamento non è solo vitale per ogni cittadino, ma essenziale per la sopravvivenza stessa dell’Unione Europea.»

https://www.facebook.com/PopoliPolis/videos/1140063456341657/

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