Ucraina, il terrore invisibile si abbatte su Kherson

Di fronte alla violenza silenziosa dei droni, la vita quotidiana diventa un atto di coraggio

di Antonio Adriano Giancane

Kherson, città ucraina martoriata dalla guerra, secondo quanto riportato sul “Times” può essere considerata oggi il simbolo di una brutalità moderna che non lascia scampo nemmeno nelle attività più banali della vita quotidiana. Liberata dall’occupazione russa nel novembre 2022, la città continua a vivere sotto una costante minaccia: quella dei droni kamikaze e degli attacchi aerei che colpiscono indiscriminatamente civili e infrastrutture.

Per Iryna Lyba, 30 anni, impiegata dell’amministrazione locale, il ricordo di un normale viaggio in autobus si è trasformato in un incubo. Il 6 gennaio, un drone kamikaze ha inseguito e colpito il mezzo su cui viaggiava. “Una giovane donna davanti a me ha detto di vedere qualcosa in cielo,” ha raccontato Lyba. “Pensavamo fosse solo fuoco di contraerea, poi ha gridato: ‘È dietro di noi’.” L’esplosione è stata devastante: un uomo seduto davanti a Lyba è morto sul colpo, una donna è deceduta poco dopo per le ferite riportate, e Lyba stessa è sopravvissuta con schegge conficcate nel piede.

Questo attacco non è un caso isolato. Dal novembre 2022, Kherson è diventata un bersaglio costante. Meno di 80.000 abitanti, su una popolazione prebellica di 300.000, sono tornati a vivere in una città segnata da oltre 12.000 incursioni di droni registrate tra agosto e dicembre dello scorso anno. L’obiettivo, secondo Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare regionale, è chiaro: “I russi vogliono spopolare la riva occidentale del Dnipro attraverso una campagna di terrore puro.

La crudeltà della guerra moderna si manifesta attraverso armi tecnologiche che trasformano la morte in un gioco a distanza. Droni DJI Mavic sganciano granate F-1 o bombe V-25 su pedoni e automobili, mentre droni FPV kamikaze prendono di mira veicoli più grandi. Mine a farfalla PFM-1 disseminate nelle strade aumentano il numero di amputazioni tra i civili. Le vittime più colpite sono i pensionati e coloro che non possono lasciare la città.

Non importa chi colpiscono,” afferma il dottor Vitaliy Khomukha, capo della chirurgia d’urgenza, che ha curato centinaia di feriti. Il personale medico stesso è spesso bersaglio: 19 medici e 20 autisti di ambulanze sono stati feriti, alcuni uccisi. “La cosa più terribile,” riflette Khomukha, “è pensare a quei ragazzi in uniforme dall’altra parte del fiume che pilotano questi droni come se fosse un videogioco, divertendosi a uccidere persone.

Mentre la popolazione di Kherson lotta per la sopravvivenza, sullo sfondo si gioca una battaglia politica ed economica altrettanto feroce. L’Ucraina cerca di confiscare quasi 300 miliardi di dollari di beni russi congelati per finanziare la guerra e la ricostruzione. Il supporto degli Stati Uniti, ora incerto con l’arrivo del presidente Donald Trump, e la resistenza di paesi europei come Germania e Francia complicano ulteriormente la situazione.

Il presidente Zelensky insiste: “Non abbiamo bisogno di regali. Vogliamo usare quei soldi russi per comprare armi americane. Sarà un vantaggio per tutti, tranne che per chi ha iniziato questa guerra.

Subscribe to our newsletter!

Ucraina, il terrore invisibile si abbatte su Kherson