Usa, Trump preannuncia: l’Obamacare è “morta”

Era il maggio del 2017 quando il neo-presidente Donald Trump con 217 voti favorevoli e 213 contrari, fece approvare alla Camera dei Rappresentanti la richiesta di abrogazione dell’Obamacare.
Trump ha tentato, fallendo per ben due volte nonostante la maggioranza repubblicana all’interno del Senato, di abrogare la legge sia totalmente che parzialmente.
Ma cos’è realmente questo Obamacare?
L’Obamacare è un’estensione del programma assistenziale e di coperture universali in campo sanitario voluta nel 2010 dall’allora presidente Barack Obama. Grazie a questa riforma, in sette anni circa 24 milioni di cittadini americani in più hanno finalmente avuto accesso alla copertura sanitaria Madicaid, il programma di assistenza pubblica gestito dai singoli Stati e rivolto ad alcune fasce di popolazione a basso reddito.
Nonostante le due battute d’arresto subite al Senato proprio per mano dei “dissidenti” repubblicani John McCain dell’Arizona, Susan Collins del Maine e Rand Paul del Kentucky, il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per avviare lo smantellamento dell’Obamacare. Il provvedimento, che interviene dopo il fallimento legislativo dei Repubblicani al Congresso, è il “primo passo per dare a milioni di americani sollievo dall’Obamacare”, ha spiegato Il Presidente che comunque non rinuncia a riformare l’Obamacare attraverso la strada parlamentare. “Faremo anche forti pressioni sul Congresso affinché completi il lavoro di abrogazione e sostituzione dell’Obamacare una volta per tutte”, ci ha tenuto a specificare Trump.
Lo scopo dell’abolizione della legge introdotta dal suo predecessore nel 2010 è quello di offrire “alternative” ai piani assicurativi finora previsti, aumentando la concorrenza per fare in modo che i costi delle polizze, lievitati a dismisura proprio a causa dell’Obamacare, scendano sensibilmente per il sollievo di milioni di americani che da sette anni a questa parte incontrano grandi difficoltà dovute alle crescenti spese per le spese sanitarie.
Se da un lato infatti l’introduzione della legge voluta da Obama ha permesso l’estensione della copertura sanitaria alla fascia più debole della popolazione, questa forma di assistenzialismo statale ha comportato un prevedibile aumento dei costi per le compagnie assicurative, che hanno di conseguenza “caricato” questi costi su quella grandissima fascia di americani che l’assicurazione sanitaria la pagava di suo. Proprio per scongiurare ciò Trump è fortemente motivato nel riscrivere le regole della sanità statunitense.
In base al citato provvedimento, le aziende potranno associarsi anche superando i confini tra i vari stati dell’Unione, per offrire ai propri dipendenti una copertura sanitaria a costi competitivi. “Questa riforma, se funzionerà e le cose andranno come previsto, consentirà a milioni di persone di ottenere una copertura assicurativa a un costo conveniente”, ha detto il senatore repubblicano Rand Paul, tra i presenti al momento della firma del provvedimento.
Al termine di un incontro tenutosi alla Casa Bianca con i suoi ministri il presidente ha spiegato che con la sua decisione di azzerare i sussidi elargiti alle compagnie assicurative – cosa che permette alle persone dai redditi bassi di avere un’assicurazione medica – la riforma sanitaria voluta dal suo predecessore è giunta al capolinea. Donald Trump ha detto che “l’Obamacare è finita. È morta. Non bisognerebbe neanche più menzionarla. È un concetto che non poteva funzionare nemmeno nei suoi giorni migliori”. Trump ci ha tenuto a precisare che la sua amministrazione “sta lavorando su una sorta di soluzione a breve termine” rimarcando poi che “Quando i premi salgono, è perché abbiamo un sistema sanitario scadente – messo a punto in modo scadente, scritto in modo scadente e approvato dai democratici nel periodo in cui questi ultimi controllavano il Congresso”.
GB
Foto: nowtheendbegins.com

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