WP contro i dazi di Trump: “La più stupida guerra commerciale della storia”

Il presidente Donald Trump ha dichiarato poche ora fa che gli americani potrebbero avvertire un impatto economico a causa delle tariffe imposte ai principali partner commerciali, ma ha anche ribadito che il sacrificio è necessario per tutelare gli interessi degli Stati Uniti. Sabato, il presidente ha dato il via libera a nuove tariffe del 25% su Messico e Canada, nonostante la presenza di un accordo di libero scambio tra i paesi, e ha imposto una tariffa aggiuntiva del 10% sui prodotti cinesi, intensificando le misure già in vigore. La decisione ha scatenato immediate reazioni di ritorsione, mentre gli analisti avvertono che la guerra commerciale potrebbe frenare la crescita economica statunitense e aumentare i prezzi al consumo nel breve termine.

Trump ha riconosciuto il possibile impatto delle misure, ma ha minimizzato i rischi. “Ci sarà un po’ di dolore? Sì, forse (e forse no!)”, ha scritto domenica mattina sulla sua piattaforma social Truth. “Ma renderemo l’America grande di nuovo e tutto questo varrà il prezzo da pagare“. Il comitato editoriale del Wall Street Journal, noto per le sue posizioni di destra, ha criticato le tariffe di Trump in un articolo intitolato “La più stupida guerra commerciale della storia“. In risposta, il presidente ha accusato la testata di sostenere la “Lobby dei dazi”, definendola un giornale globalista e spesso in errore. “Stanno cercando di giustificare la decennale sparizione dell’America, sia per quanto riguarda il commercio, la criminalità e le droghe velenose“, ha affermato. Da tempo, Trump denuncia i deficit commerciali come segnale di sfruttamento degli Stati Uniti da parte di altri Paesi e ha assicurato che questa situazione è ormai superata.

In un altro post su Truth Social, Trump ha riacceso le tensioni con il Canada suggerendo che il Paese dovrebbe diventare uno Stato americano. Ha sostenuto che gli Stati Uniti spendono “centinaia di miliardi di dollari per sovvenzionare il Canada” e ha dichiarato che senza questi aiuti il Paese non sarebbe economicamente sostenibile. “Pertanto, il Canada dovrebbe diventare il nostro amato 51° Stato“, ha scritto, aggiungendo che questa mossa porterebbe “tasse più basse e una protezione militare di gran lunga migliore per il popolo canadese e niente tariffe!”.

L’Ufficio del censimento degli Stati Uniti ha stimato un deficit commerciale di beni con il Canada pari a 55 miliardi di dollari nel 2024. La proposta di Trump ha ulteriormente complicato i rapporti con uno degli alleati storici degli Stati Uniti, già messi alla prova dall’introduzione delle nuove tariffe.

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