Commercianti, vita dura, obbligatorio il pagamento con il POS

Ora i commercianti saranno costretti a far pagare con il bancomat o carta di credito. Le scuse spesso inventate di non funzionamento del pos non potranno avere più efficacia. In arrivo multe fino a 30 euro per ogni pagamento elettronico rifiutato con il Pos. Con delle esclusioni, però: “Distributori di carburanti, tabaccai che vendono valori bollati e le prestazioni tra professionisti (avvocato-avvocato; avvocato-commercialista) non saranno soggetti all’obbligo dell’accettazione dei pagamenti con carta”. La norma non è stata inserita nel testo della Legge di Bilancio 2018, come erroneamente è stato scritto da alcuni giornali, “ma potrebbe entrare in vigore con il recepimento della direttiva europea sui pagamenti (Psd2), relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno. Ecco tre esempi: carburanti; valori bollati e le prestazioni tra professionisti”. Perché l’esclusione dei carburanti? “I carburanti di autotrazione sono soggetti alle accise e quindi è pensabile che la configurazione dell’obbligo Pos-accettazione pagamenti elettronici sia attenuata, al fine di trovare una migliore soluzione, perché il gestore del distributore andrebbe a pagare la commissione bancaria anche sulla parte che va allo Stato in quanto tassata con le accise. E se i distributori offrono anche altri servizi, come l’autolavaggio? “Per tutti i servizi non oil, come il lavaggio delle automobili, i distributori di carburante si comportano come i classici commercianti, per cui scatta l’obbligo Pos-accettazione dei pagamenti con la carta, altrimenti sono soggetti alla sanzione fino a 30 euro, come previsto dalla norma. Tra i prodotti esclusi ci sono i valori bollati e tra le prestazioni quelle tra professionisti, perchè? “I valori bollati perchè i tabaccai non ricevono una “fee” in base alla quantità, ma è fissa, mentre i professionisti nel contratto di prestazione d’opera professionale possono concordare diverse forme di pagamento, quindi anche bonifico bancario e assegno”. L’Italia è il paese dell’Eurozona con il maggior numero di terminali Pos ma nonostante questo i pagamenti elettronici non decollano. In Italia sono tanti i terminali per due motivi: perché quando l’obbligo di possesso è entrato in vigore con la Legge di Stabilità 2016 commercianti e professionisti si sono dotati del Pos e poi perché il commercio al dettaglio caratterizza molto l’economia del nostro paese rispetto agli altri Stati dell’Eurozona. Il problema è che poi non tutti i commercianti e professionisti offrono ai clienti la possibilità di pagare con carta, trovano scuse, ‘non in funzione, guasto tecnico’, ecco come si spiega la bassa percentuale dei pagamenti con carta. Con la norma che introdurrà multe fino a 30 euro per chi rifiuta i pagamenti elettronici, sicuramente il pagamento con il Pos decollerà.

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