(di Lorenzo Midili e Giuseppe Paccione) Sul piano giudiziario qualcosa si sta muovendo attorno alla figura di colui che da oltre un anno ha messo in moto la macchina bellica aggressiva contro un Paese sovrano e indipendente; si tratta del presidente russo Vladimir Putin, sul quale pende un mandato di cattura internazionale. Tale mandato è
(di Massimiliano D’Elia) Alla fine quello che abbiamo sempre scongiurato si sta verificando. Probabilmente o inevitabilmente abbiamo favorito l’avvicinamento della Cina alla Russia, con conseguenze per l’Occidente imprevedibili, dal sapore amaro per il futuro dell’economia e per la crescita delle tensioni in campo militare. L’incontro a Mosca tra Vladimir Putin e Xi Jinping sancisce, di
(di Maria Stefania Cataleta) Verso il conflitto russo-ucraino i Paesi occidentali hanno mostrato quella compattezza che è mancata sin dal primo momento ai Paesi del Sud del mondo, in particolar modo l’Africa. La dimostrazione più eclatante di ciò si è avuta con la risoluzione dell’AG del 2 marzo 2022, con cui si condannava l’aggressione e si chiedeva il ritiro
(di Op-Ed di Talal Oheda) La Libia sembra fare molti progressi verso la stabilità, ma se analizziamo la situazione sul campo, al di là degli slogan politici, ci rendiamo conto che la situazione non è mai stata così cupa. È chiaro a tutti che gli attuali attori istituzionali stanno attivamente ostacolando il processo elettorale, dopo
(di Francesco Matera) Il ministro della Difesa, Guido Crosetto alla Camera ha tracciato la nuova postura italiana di fronte alle sfide globali. Nella Difesa occorre effettuare una rivoluzione copernicana per essere sempre pronti ad affrontare sfide e nuove minaccie che provengono non solo da Est (Russia ed Asia) ma anche da Sud, dal continente africano
(di Andrea Pinto) Siamo quasi ad un anno dal conflitto che è scoppiato in Ucraina per via dell’invasione russa. Un conflitto che sta mettendo a dura prova la tenuta dell’economia mondiale per una serie di fattori, uno fra tutti l’approvviggionamento energetico dei Paesi maggiormente dipendenti dal gas e petrolio russo. Una guerra lunga, logorante ed
(di Biagino Costanzo, Dirigente di Azienda e Resp. Osservatorio SEC di Aidr) Non è più fantascienza parlarne o vedere armi ipersoniche utilizzate nelle guerre. Ad esempio, in Siria e oggi in Ucraina, l’utilizzo di droni killer e di armi laser sono apparse e oggi non solo le superpotenze possono gestirle vista la loro onerosità perché
(di Rosangela Cesareo, Responsabile Relazioni istituzionali Aidr) Undici sedute in due anni della commissione Istruzione con neuropsichiatri e pedagogisti hanno dato questo esito: “L’esposizione ai cellulari dà miopia e obesità. Dipendenza, depressione, aggressività, insonnia“. Conseguenza di questa indagine conoscitiva è stata la circolare ministeriale dello scorso 19 dicembre che il ministro Valditara ha inviato a
“In questo delicato momento per l’Europa ed in particolare per l’Italia, bisogna fare attenzione su come si procede nell’Inchiesta Qatargate. Non si possono fare passi falsi. Il Paese del Golfo Persico è sempre stato di notevole importanza per le riserve di gas e grande partner dell’Italia” – la prima dichiarazione del Presidente di FederPetroli Italia
(di Giuseppe Paccione) L’arrivo di due missili che hanno colpito il villaggio Przewodow, vicino al confine ucraino, ha provocato forti timori che si finisse nell’abisso di un escalation, che avrebbe portato al coinvolgimento diretto della NATO sullo scacchiere bellico russo-ucraino. La dinamica del lancio della coppia dei missili non è del tutto chiara se sia stato lanciato
La Libia è oggi un crocevia di interessi internazionali dal momento che gli Stati Uniti hanno mostrato disinteresse totale alle faccende africane. Francia, Turchia, Russia, Egitto e Italia nei prossimi mesi tenteranno di riprendere in mano o consolidare le proprie posizioni, con all’orizzonte una pericolosa recrudescenza della guerra civile tra le diverse fazioni libiche. (di
(di Andrea Pinto) Paolo Gentiloni alla Festa del Foglio a Firenze ha evidenziato la linea da seguire al nuovo Governo sul Pnrr: “no a modifiche strategiche, si ad aggiustamenti motivati (quelli riferiti all’inflazione ndr), no a ritardi non motivati o generalizzati”. Gentiloni ha ringraziato il Governo di Mario Draghi per i risultati raggiunti, non ultimo
(di Andrea Pinto) La Turchia ha firmato pochi giorni fa un nuovo accordo con la Libia per lo sfruttamento in concessione di giacimenti di gas e petrolio che estromette l’Italia ed altri player internazionali dalle risorse libiche. Dopo l’accordo del 2019 firmato da Erdogan e dall’allora presidente del consiglio presidenziale libico al Serraj, Turchia e
Un articolo del The Times riporta l’intervista fatta ad uno dei più illustri generali in pensione della Gran Bretagna. Il generale sostiene che la NATO deve “cambiare totalmente mentalità” e lavorare al riarmo dei Paesi dell’Europa occidentale in vista di una guerra con la Russia. Richard Shirreff, ex vice Comandante supremo delle forze alleate in
(di Francesco Matera) Attacco terroristico al ponte di Kerch che collega la Russia alla Crimea, uno snodo fondamentale per il transito logistico a favore delle truppe impegnate sul fronte. Mosca è sicura sul mandante: Kiev. A confermarlo anche una fonte ucraina anonima al New York Times. «I servizi speciali ucraini hanno ordinato, architettato e realizzato
(di Giuseppe Paccione) Proprio l’ultimo giorno del mese di settembre, nel cuore del Cremlino si consumava una cerimonia, in cui l’inquilino Vladimir Putin stipulava dei trattati con le delegazioni di quattro entità costituite sul territorio ucraino le c.d. (farse) repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk e le oblast di Zaporizhzhia e Kherson. Chiaramente, per giungere
“Putin in questi giorni ha lanciato il solito ricatto nucleare, lo abbiamo già sentito nel passato, dobbiamo, invece, interpretare solamente i segnali che ci provengono dalla Russia”. A dirlo al tg4 è il generale Pasquale Preziosa, gia capo di stato maggiore dell’Aeronautica ed oggi presidente dell’Osservatorio Sicurezza di Eurispes. Prosegue il generale: “Putin ha alzato
(di Massimiliano D’Elia) La notizia è riportata su Corsera, alcuni deputati municipali di San Pietroburgo hanno elaborato un documento, firmato da circa settanta colleghi di altre città, per chiedere le dimissioni del presidente Vladimir Putin: “Noi deputati municipali russi, riteniamo che le azioni di Vladimir Putin siano dannose per il futuro della Russia e dei
(di Massimiliano D’Elia) La guerra in Ucraina sta prendendo un verso che non aiuta Vladimir Putin sia internamente che all’estero. La disfatta delle forze russe nella regione di Kharkiv non fa presagire ad una rapida fine del conflitto. L’esercito russo non è riuscito a sopraffare quello ucraino che con l’aiuto di risorse e intelligence occidentale
Il generale Pasquale Preziosa è stato intervistato dalla prestigiosa rivista americana Defense.info, su temi attuali che coinvolgono nuovi attori mondiali nel campo economico, sociale e militare. Particolare attenzione è stata posta sui nuovi documenti strategici di Nato e Ue, ritenuti già “passati” e non adeguati alle sfide moderne. Molto interessante il punto di vista del
(di Giovanni Ramunno) Nella tradizione russa la capacità d’influenzare le società e i loro processi decisionali è una funzione strategica vitale. La manipolazione aggressiva da parte russa dell’opinione internazionale e interna a sostegno degli obiettivi nazionali (governativi) è stata ormai da tempo riconosciuta come una minaccia sostanziale per le nazioni democratiche. Il mondo cosiddetto “antagonista”,
(di Andrea Pinto) In Ucraina si prospetta una guerra lunga nonostante le difficoltà russe raccontate dai media occidentali. Eppure la Russia è sempre più presente in Medio Oriente, Africa (Congo) Sud America (Venezuela in testa) e Balcani, ma anche in Iran e India per non parlare della Cina. Le sanzioni occidentali, apparentemente, sembrano non aver
(di Giovanni Ramunno) La mossa in due fasi del presidente della Federazione Russa, di annettere prima la Crimea e poi invadere l’Ucraina, è un chiaro segnale del Cremlino di voler ristabilire, almeno in Europa, le sfere di influenza, perché ritenute ancora un fatto incontrovertibile della geopolitica. Per raggiungere i suoi obiettivi, la Russia è convinta
(di Massimiliano D’Elia) Le dimissioni di Draghi sono come una doccia fredda per tutte le cancellerie occidentali. Solo l’Italia, nella sua sana follia, riesce a costringere una personalità come Mario Draghi alle dimissioni. Abbiamo una figura che conta che è rispettata, ma che soprattutto viene ascoltata, quasi con reverenza, da Washington e Bruxelles. A noi,
I consigli degli esperti del Laboratorio di Attività Motoria Adattata (LAMA), dell’Università di Pavia per godersi le vacanze La voglia di ferie e di movimento ci porta inconsapevolmente a mettere a rischio la nostra schiena, per una improvvisa “voglia di sport” dopo mesi alla scrivania. E se la schiena fa male? Ecco i consigli degli
Guerra dell’energia e del grano (di Massimiliano D’Elia) Alla fine Putin probabilmente sta riuscendo nel suo folle piano, che poi tanto folle non è: mettere in crisi le democrazie occidentali che per anni si sono adagiate sulla convinzione di una pace duratura garantita da Nato e Nazioni Unite. Meno convincente, invece, la capacità d’influenza dell’Unione
(di Paolo Giordani) Il direttore del “Kiev Post”, Bohdan Nahaylo, ha definito “un’espiazione” lo storico viaggio nella capitale ucraina del presidente francese Macron, del cancelliere tedesco Scholz e del premier italiano Draghi. Che cosa dovevano “espiare” i leader dei tre maggiori Paesi dell’Unione europea, presente anche il presidente romeno Johannis? Agli occhi degli ucraini, le
La Russia apre ad un intervento di pace del Papa. La Polonia diffida di una missione a Kiev del trio Scholz-Macron-Draghi. L’Ucraina, invece, presenta una lista della spesa alla riunione dei ministri della Difesa che si terrà oggi presso la Nato a Bruxelles. Sul terreno, Severodonetsk è praticamente circondata e i collegamenti con Lisichansk sono
(di Paolo Giordani) A quasi 100 giorni dall’inizio di quella che a Mosca chiamano “operazione militare speciale” (la versione post-sovietica dell’understatement britannico ha quasi sempre risvolti ironici), l’ipotesi di un cessate il fuoco in Ucraina e dell’avvio di negoziati “seri” appare ancora remota, per varie ragioni. La prima e più evidente è che non solo
(di Giuseppe Paccione) La condotta bellica, corroborata dall’aggressione, da parte della Russia contro l’Ucraina, cagionando enormi sofferenze alla popolazione civile e alla distruzione di strutture pubbliche e private, sino a radere al suolo alcune città ucraine, è stata considerata dalla comunità internazionale come rientrante nel contesto di una vera e propria guerra. Quest’ultima parola è
(di Massimiliano D’Elia) Il premier svedese Magdalena Andersson ha annunciato che il Paese chiederà di entrare nella Nato nello stesso momento in cui la Finlandia formalizzerà gli atti di adesione, probabilmente domenica prossima. La Andersson ha precisato che si tratta di “un cambiamento storico nella nostra politica di sicurezza, entriamo in una nuova era: il
“In Italia e in Europa le persone vogliono la fine di questi massacri, di questa violenza, di questa macelleria. Le persone pensano che cosa possiamo fare per portare la pace”. “Dobbiamo utilizzare ogni canale per la pace, per un cessate il fuoco e l’avvio di negoziati credibili”. “Quello che sta succedendo in Ucraina ha portato
(di Massimiliano D’Elia) I servizi segreti inglesi sono certi: i militari russi sono ad un passo dall’umiliante sconfitta in Ucraina, hanno già perso il 25 per cento della loro capacità bellica. I riscontri che si desumono dal bollettino pubblicato ieri da Londra raccontano che gli ucraini, grazie alle armi e al know how occidentale, sono
IL VETO RUSSO PARALIZZA IL CONSIGLIO DI SICUREZZA SULLA CRISI UCRAINA. INTERVIENE L’ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE (di Giuseppe Paccione) Si è parlato molto sul tema dell’istituto del diritto e del potere di veto, cioè della facoltà di impedire con il proprio voto negativo l’adozione di qualsiasi delibera, che costituisce la distinzione tra gli Stati
(di Massimiliano D’Elia) La diplomazia starebbe già lavorando nel ridisegnare i nuovi confini dell’Ucraina, mentre il segretario generale dell’Onu Guterres ha incontrato prima Putin e poi Zelensky per mediare e portare proposte accettabili da parte dei contendenti. Alla base ci sarebbe l’auspicata neutralità dell’Ucraina con una forza Onu di interposizione con funzioni di “Peace Keeping”.
(di Giuseppe Paccione) Con una velocità che non ha alcun precedente, la comunità internazionale ha risposto immediatamente alle richieste delle autorità di Kiev attorno alle responsabilità per crimini internazionali commessi sul proprio territorio da parte delle truppe russe e di attori non statali che fiancheggiano l’operazione speciale militare voluta da Putin. Tale sforzo che serve
(di Giuseppe Paccione) Come volevasi dimostrare, la comunità internazionale, con ampio sostegno dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e il Consiglio per i diritti umani, adottando la risoluzione A/ES-11/L.1, ha condannato l’atto aggressivo russo nei confronti dell’Ucraina. La minaccia o l’impiego dell’azione coercitiva militare in contrasto con la Carta onusiana è chiaramente illecita, ai sensi del diritto internazionale
(di Massimiliano D’Elia) Mosca ha utilizzato la prima volta in Ucraina i Kinzhal, missili balistici ipersonici con capacità nucleare o convenzionale. È una delle sei armi di “prossima generazione” citate da Putin nel discorso del 1° marzo 2018. Una dimostrazione al mondo che la tecnologia ipersonica russa è matura ed impiegabile sui campi di battaglia. Uno schiaffo tattico alle