Como, operazione “Baby Gang”

La Polizia di Stato e l´Arma dei Carabinieri di Como hanno eseguito 17 misure cautelari nei confronti di minori. I reati perpetrati sono consistiti principalmente in furti in esercizi commerciali o in abitazione, rapine a danno di coetanei, ricettazione, danneggiamenti ed altro. Detti episodi, oltre a generare un forte allarme sociale, così come riportato anche dai media locali, hanno messo in risalto, in un crescendo di episodi delittuosi, la pericolosità e la spregiudicatezza dei giovani componenti la banda. Infatti, nelle circostanze in cui i poliziotti e i carabinieri sono riuscite a individuarli ed accompagnarli in Ufficio, è spesso accaduto che i minori si rivolgessero a loro con frasi ingiuriose, tentando più volte anche di aggredirli, evidenziando mancanza di freni inibitori e totale disprezzo per le istituzioni.

Nel quadro delineato, il fenomeno è stato oggetto di trattazione da parte dei diversi uffici della locale Questura e del Comando Provinciale dei Carabinieri che unendo le proprie azioni sono riusciti in pochi mesi a porre fine all´escalation di reati commessi. In particolare era stato interessato il Tribunale per i Minorenni al quale erano stati sollecitati provvedimenti d´urgenza a carico dei minori e delle famiglie con l´intento di frenare il dilagante fenomeno. Allo stesso tempo erano state indirizzate da Polizia e Carabinieri, alla Procura della Repubblica presso detto Tribunale, numerose informative di reato che sono state riunite da parte di un unico Sostituto Procuratore. Di queste, undici sono state eseguite dalla Polizia di Stato e 6 dall´Arma dei Carabinieri.

Como, operazione “Baby Gang”

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