Contratto statali, questa notte e’ stato siglato, ecco le conclusioni

   

Comparto Difesa e Sicurezza

Il Governo ha deciso di dividere in due step gli interventi: il primo da chiudere intorno al giorno 8,9 gennaio e distribuire gli 85 euro sui parametri subito e cercare di pagare a gennaio gli arretrati riferiti al 2016 e 2017; il secondo è quello di aprire successivamente un quadro normativo per decidere i provvedimenti da adottare  e soprattutto come pagare la specificità del comparto insieme alla quota parte delle risorse che avanzano dalla distribuzione dei parametri.

Altre amministrazioni

L’aumento medio mensile e’ di circa 85 euro lordi a regime sullo stipendio base. Il rinnovo copre il triennio 2016-2018. L’intesa tra Aran e i sindacati di Cgil, Cisl, Uil, Confsal (Usb, Cgs e Cisal non hanno siglato) e’ arrivata dopo una trattativa fiume. E soprattutto dopo oltre otto anni di blocco. Si tratta di un contratto destinato a fare da apripista per tutti gli altri comparti. La forbice degli aumenti retribuitivi sullo stipendio base va dai 63 ai 117 euro mensili lordi a regime. Cosi’ le tabelle del nuovo contratto per le funzioni centrali della Pa, che riunisce gli statali in senso stretto (ministeri, agenzie fiscali e parastato). A questi incrementi occorre aggiungere l’assegno per i livelli piu’ bassi, che oscilla tra i 21 e 25 euro (valido per dieci mensilita’) e un plus per le amministrazioni piu’ ‘ricche’ da caricare sul salario accessorio. La tranche di aumenti per il 2018 scattera’ da marzo.