Italian Energy Summit, scenari futuri e tendenze del mercato 

L’Italian Energy Summit del Sole 24 Ore è alla sua diciassettesima edizione, che, attraverso il confronto tra aziende, istituzioni e addetti ai lavori, ha puntato a tracciare un bilancio dei trend globali e nazionali del mercato energetico, partendo dalle strategie di politica industriale a sostegno del settore e dalle sfide che attendono operatori e consumatori.

Due giorni all’insegna dell’energia, con le rinnovabili che secondo tutti i player e gli analisti assumeranno un ruolo sempre più decisivo nel futuro. Il 17° Italian Energy Summit, tenutosi il 25 e 26 scorsi nella sede del “Sole 24 Ore” a Milano, ha fatto il punto sulle tendenze globali del mercato energetico, spaziando dalle strategie di politica industriale a sostegno del settore, alle sfide e alle opportunità offerte dalle trasformazioni in atto. Sul palco si sono alternati molti dei protagonisti del settore.

Ad aprire lunedì è stato l’intervento del presidente dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico Guido Bortoni; poi sono intervenuti, tra gli altri, Francesco Starace (amministratore delegato di Enel), Claudio Descalzi (Ad Eni), Marco Alvera’ (Ad Snam), Luigi Ferraris (Ad Terna), Fabio Bulgarelli (direttore affari regolatori di Terna), Peter Ilyes (Ad di E.On), Luca Schieppati (managing director di Tap Ag) e Alessandro Zunino (Ad Edison Energia). Ieri invece è stata la volta di Clara Poletti (direttore divisione energia Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico), Alfredo Camponeschi (responsabile energy management Enel) e Carlo Stagnaro (ministero dello Sviluppo economico). Nel suo intervento l’Ad di Eni Descalzi ha auspicato che la produzione di energia rinnovabile possa “andare a coprire una percentuale importante nel lungo termine”. Poi ha aggiunto che sull’energia solare “in Africa” Eni è “leader con 4 gigawatt”. Consumiamo molta energia, stiamo sostituendo il gas con le rinnovabili”. E in Italia su circa il “10 per cento” dei terreni bonificati, “ovvero 400 ettari, abbiamo già avviato 15 progetti attivi che daranno energia. Tra estero e Italia arriveremo a più di 500 megawatt di capacita’ entro 2018, con l’obiettivo di raddoppiare. Stiamo lavorando in Tunisia, Egitto e Ghana”. Dal canto suo l’amministratore delegato di Enel, Starace, si è soffermato sul tema della mobilità elettrica: “E’ una delle modalità con cui l’energia elettrica entrerà sempre di più nella vita economica e privata di tutti noi. L’elettrificazione pervasiva e crescente della società e’ la più grande speranza che abbiamo a livello mondiale per tagliare lo spreco entropico di combustibili fossili e per decarbonizzare i sistemi di produzione”. Le case automobilistiche, ha aggiunto l’Ad, “stanno investendo per il loro futuro nell’auto elettrica”. Il risultato delle elezioni in Germania, con il probabile ingresso dei Verdi nel governo, è stato considerato sia da Starace che dall’ad Snam Alverà un possibile incentivo all’aumento delle rinnovabili e alla riduzione del carbone. Dell’utilità del Tap, il gasdotto che collega l’Italia con i giacimenti di gas naturale del mar Caspio, ha invece parlato Luca Schieppati (managing director Tap Ag): “E’ strategico per Italia ed Europa perchè contribuisce alla sicurezza degli approvvigionamenti”. Soddisferà “il fabbisogno di 7 milioni di famiglie tra i Balcani e l’Europa occidentale” e “dà un contributo importante alla sicurezza degli approvvigionamenti e garantisce un mercato del gas più liquido, affidabile, sicuro e flessibile, con prezzi migliori della materia prima”. Per Ferraris di Terna “è evidente che il Nord Africa quando le condizioni geopolitiche si saranno stabilizzate diventerà un’area su cui investire”. Poi si guarda a “delle collaborazioni tecnologiche con Cina e Russia, questa sarà la strada: condividere competenze e tecnologia”. Nella giornata di ieri Poletti, dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, ha sottolineato che “da un punto di vista regolatorio non bisogna creare barriere allo sviluppo dell’innovazione”. Camponeschi dell’Enel ha detto che “ognuna delle fonti dovrà giocare un ruolo fondamentale per un corretto funzionamento del sistema: le rinnovabili come elemento rilevante per l’eliminazione dei gas serra; le convenzionali come strumenti in grado di garantire flessibilità, sicurezza ed adeguatezza al sistema; i sistemi di accumulo come elementi atti a garantire il corretto equilibrio, una sorta di ago della bilancia”. E “occorre considerare che – anche se in futuro lo sarà sempre di meno – il prezzo spot è oggi fortemente correlato all’andamento delle commodities, andamento che è difficilissimo da stimare in anticipo data la sua imponderabilità. Infatti, tutte le previsioni di prezzo future sono caratterizzate da forchette molto ampie proprio perchè gli scenari possibili presi a riferimento sono numerosi e attualmente non ancora chiaramente individuabili”. Infine Stagnaro del Mise ha spiegato che con la legge sulla concorrenza cambia “il ruolo del piccolo consumatore”.

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