Eni – Nuovo pozzo nell’offshore messicano

Eni, perforato con successo un nuovo pozzo nell’offshore messicano: nuove risorse e prospettive per il campo Amoca 

Grazie ai risultati del nuovo pozzo, Eni aumenta a 1 miliardo di boe le risorse in posto di Amoca, spianando così la strada alla realizzazione di un piano di sviluppo accelerato. 

San Donato Milanese (Milano), 12 luglio 2017 – Eni ha perforato e testato con successo il pozzo Amoca-3 nelle acque poco profonde della baia di Campeche in Messico, incontrando un importante accumulo di olio in vari livelli reservoir delle formazioni Orca e Cinco Presidentes. Amoca-3 si trova nell’Area 1, a 200 km a ovest di Ciudad del Carmen, nella baia di Campeche in 25 metri di profondità d’acqua e dista rispettivamente 1,5 e 3 km dai pozzi Amoca-1 e Amoca-2.

Il pozzo ha raggiunto una profondità finale di 4.330 metri incontrando 410 metri di spessore netto mineralizzato a olio (25 – 27 gradi API), di cui 300 metri nella formazione Cinco Presidentes, in vari livelli clastici di età Pliocenica con buone caratteristiche di reservoir.

Il pozzo Amoca-3 è stato sospeso in modo temporaneo per essere ripreso successivamente per la produzione. La campagna esplorativa nell’Area 1 proseguirà con la perforazione del primo appraisal della scoperta Miztón, seguìto da altri pozzi che delimiteranno le scoperte esistenti e investigheranno nuovi obiettivi non ancora perforati.

Grazie al risultato di Amoca-3, Eni è in grado di aumentare le stime di risorse in posto per il campo di Amoca a 1 miliardo di barili di olio equivalente e quelle complessive dell’Area Contrattuale 1 a 1,3 miliardi di boe in posto, dei quali il 90% costituiti da olio, e con ulteriori margini di crescita.

Durante il test di produzione, sono stati aperti alla erogazione 45 metri della formazione Cinco Presidentes e il pozzo ha erogato sino a 6.000 barili di olio al giorno (BOPD) di 25 API°.

In seguito a questi risultati, Eni è intenzionata a presentare entro il 2017 un piano di sviluppo accelerato e realizzato per fasi, con l’obiettivo di arrivare al primo olio ad inizio 2019 e con un plateau di produzione tra 30.000 ai 50.000 BOPD.

Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato: «Siamo molto soddisfatti dei risultati della nostra campagna esplorativa e di appraisal in Messico. Questa dimostra l’efficacia del nostro approccio di design to cost nell’esplorazione. Il campo di Amoca, essendo situato in soli 25 metri di profondità d’acqua, rappresenta un’opportunità eccellente per uno sviluppo fasato con un basso break-even. E’ un progetto ideale in questo scenario di bassi prezzi del petrolio. Eni conta di diventare la prima società internazionale ad avere una produzione operata in Messico e questo sarà un primo risultato tangibile dell’importante processo di riforma energetica attuata nel paese».

Eni detiene il 100% di interesse nel contratto di production sharing dell’Area Contrattuale 1. In seguito al risultato della prima gara internazionale della Ronda 2, Eni ha anche acquisito, con il ruolo di operatore, tre nuove licenze di esplorazione e produzione nel bacino di Sureste (Blocchi 7, 10 e 14). Eni è presente in Messico dal 2006 e ha creato la sua controllata al 100% Eni Mexico S. de RL de CV nel 2015.

Eni – Nuovo pozzo nell’offshore messicano