FPA: l’Inps riparte dai giovani per una Pubblica amministrazione digitale e utente-centrica

Investire sulle nuove generazioni nel processo di riorganizzazione della PA in un’ottica di efficienza e qualità, al passo con l’evoluzione digitale. Sulla scia di questa visione l’INPS ha concluso – presso il Palazzo dei Congressi di Roma – il secondo incontro al Forum PA dedicato al binomio “Lavoro&Welfare”.

Nel corso dell’evento – incentrato sul tema “Giovani e futuro” – si sono confrontati Giuseppe Conte, direttore centrale Inps Risorse umane, Antonio Pone, direttore centrale Inps Entrate, Beatrice Lomaglio, vicepresidente Associazione Italiana Formatori e Antonio Naddeo, presidente Aran.

Il filo conduttore è stato il ruolo strategico della formazione delle nuove generazioni e delle ricadute positive in termini di valore per l’Istituto: “In una prospettiva di change management occorre trasferire ai giovani competenze trasversali – ha dichiarato Giuseppe Conte -, così da sviluppare capacità di progettazione dei servizi digitali orientati all’efficienza dell’azione amministrativa. Attraverso la formazione, inoltre, puntiamo a instillare la consapevolezza del loro ruolo posto al servizio della collettività. Nel biennio precedente – ha proseguito Conte – abbiamo finanziato 500 master per ampliare le conoscenze dei quadri e, allo stesso tempo, generare un valore in grado di soddisfare le rinnovate aspettative dell’utenza”. 

A evidenziare le opportunità che si profilano lungo i nuovi orizzonti della PA è stato Antonio Pone: “Se per un verso 15 anni di blocco del turn over hanno rallentato il ricambio generazionale, per l’altro, ciò potrebbe rappresentare un’opportunità di carriera per i giovani, perché nel giro di pochi anni si andranno a liberare spazi finora occupati dai senior. Un altro aspetto positivo è il cambio di visione che i giovani neoassunti hanno della PA – ha chiosato – si è creato in loro un senso di scopo, una percezione che il loro operare è in grado di generare il benessere collettivo”.  

Alla giornata ha partecipato anche Vincenzo Caridi, direttore generale dell’Istituto, il quale si è soffermato sui cosiddetti e-service: “INPS è stato tra i primissimi enti a rendere fruibili i propri servizi direttamente sulla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), contribuendo alla progettazione e alla sperimentazione dei primi prototipi della nuova infrastruttura.” – ha affermato Caridi – “Al momento l’Istituto ha pubblicato sulla PDND 17 ‘eServices’, tra cui la consultazione delle banche dati Isee”.

L’Inps oggi concluderà la sua presenza nella tre giorni di Forum partecipando al tavolo di lavoro dei CTO (Chief Technology Officer) per il “Cantiere Cloud Transformation” con il direttore centrale della Direzione Tecnologia informatica e innovazione – Massimiliano D’angelo – e alla tavola rotonda su “Competenze, modelli organizzativi e piattaforme tecnologiche per il futuro del lavoro nella PA”, durante la quale interverrà il dirigente Area Agile Enablement & Delivery Emanuele Colini, per discutere sui nuovi modelli organizzativi e sulle piattaforme tecnologiche che tracciano il perimetro della riorganizzazione della PA.

FPA: l’Inps riparte dai giovani per una Pubblica amministrazione digitale e utente-centrica

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