Gli Italiani vogliono il lavoro vicino casa anche a costo di rimanere disoccupati

Gli italiani vogliono un lavoro vicino a casa, anche a costo di restare disoccupati e di rinunciare alla carriera. La pensa così quasi un lavoratore su due (46%), come emerge dal nuovo Osservatorio mensile Findomestic – società di credito al consumo del Gruppo BNP Paribas – realizzato in collaborazione con Doxa. Dalle interviste risulta inoltre che il 54% è convinto di non guadagnare abbastanza, il 40% vuole ricevere buoni spesa come benefit, il 35% delle donne chiede orari più flessibili e il 31% degli uomini desidera un maggiore potere decisionale. Solo due su dieci degli interpellati rinuncerebbero a vivere in Italia per fare il lavoro dei propri sogni.

Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio di Findomestic non c’è un giudizio univoco sulle cause della disoccupazione giovanile: un terzo ritiene che i giovani siano vittime della difficile situazione economica, il 20% crede che per trovare lavoro un giovane abbia bisogno di raccomandazioni, mentre il 18% punta il dito proprio contro i giovani reputandoli ‘schizzinosi’ nella scelta. Gli italiani giudicano positivamente il clima lavorativo (76%) e la sicurezza del posto (66%) ma pochi, invece, sono quelli che si reputano soddisfatti delle opportunità di fare carriera: solo il 36%. Poco appagante anche lo stipendio percepito: oltre un lavoratore su due (54%) si aspetterebbe di guadagnare di più. Il 60% dei lavoratori ha pensato almeno una volta di cambiare lavoro, soprattutto nella fascia fra i 35 e i 44 anni. Stipendio e posto fisso restano le priorità: la retribuzione e’ l’aspetto più importante per il 64% del campione preso in esame da Findomestic, davanti alla sicurezza del posto (42%, con una particolare concentrazione fra gli over 35): un italiano su quattro sceglierebbe di lavorare alle dipendenze di un ente pubblico. La flessibilità dell’orario di lavoro è più rilevante per le donne (35% contro il 26% degli uomini), mentre gli uomini dimostrano di dare più peso all’autonomia decisionale (31% contro 27% delle donne) e all’opportunità di fare carriera (17% contro 9% delle donne). Comunque, alla fine, il 61% e’ soddisfatto dell’equilibrio che è riuscito a raggiungere tra lavoro e vita privata, ma i “molto soddisfatti” sono solo 1 su 10. Se potessero avere più tempo libero lo utilizzerebbero per stare con la famiglia (50%), per dedicarsi ai propri hobby (43%), per viaggiare (42%) e per fare sport (28%). Infine i lavoratori come benefit chiedono soprattutto buoni spesa per carburante, alimentari ed elettronica (40%), oltre a una maggiore flessibilità dell’orario di lavoro (38%) e forme di assistenza sanitaria (35%), queste ultime desiderate soprattutto dalle donne.

Gli Italiani vogliono il lavoro vicino casa anche a costo di rimanere disoccupati

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