Golf, Molinari superstar anche in Usa

Francesco Molinari, la prima impresa del 2019. Dopo l’anno dei trionfi al British Open e alla Ryder Cup, il torinese ha lasciato subito il segno sul circuito americano, nell’Arnold Palmer Invitational dove giocavano 6 dei primi 10 del ranking mondiale. Piazzato nelle prime posizioni dopo i primi giri completati in 69, 70 e 73 colpi, Molinari è stato protagonista di un’incredibile rimonta dal 17° al primo posto nelle ultime diciotto buche. A Orlando subito un birdie, un colpo in meno del previsto alla buca 1, replicato alla buca 3, alla 6 e alla 8, raggiunta con uno spettacolare approccio partito fuori dal green. Alla buca 12 un altro colpo guadagnato, così come alla 13 con un putt lunghissimo che portava “Molinari” al comando a pari merito con l’inglese Matthew Fitzpatrick.

Alla terzultima buca sfiorato addirittura l’ “eagle”, ma il primato ormai era consolidato, in attesa di un finale che ha esaltato il pubblico americano: pallina imbucata da tredici metri e mezzo ed esultanza da calciatore, accompagnata dalla standing ovation per un giocatore capace, durante il torneo, di centrare addirittura una hole in one da 185 metri. 64 il punteggio del quarto giro, miglior prestazione della giornata finale. Staccati di due colpi Fitzpatrick, secondo, di tre il coreano Sungjae Im, lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e l’altro inglese Tommy Fleetwood, amico e compagno di Ryder Cup dell’italiano.

Vincere qui è davvero speciale. Sono orgoglioso” la sua gioia dopo aver atteso due ore che finissero gli avversari ancora sul percorso. “Mai avrei pensato di scendere in campo e fare un giro come questo“. Molinari ormai è una delle star del golf, uno degli italiani più conosciuti al mondo premiato dalla Bbc come atleta dell’anno. L’anno scorso è stato il primo azzurro a vincere un torneo Major, gli Slam del golf, imponendosi a Carnoustie nel British Open denominato per la sua leggenda semplicemente The Open. Vincitore di cinque partite su 5 alla Ryder Cup – mai nessun europeo c’era riuscito – e trascinatore della squadra continentale contro quella americana di Tiger Woods, proprio negli Usa ha rotto il ghiaccio vincendo il suo primo torneo, il Quicken Loans National.

L’America è sempre stata un ostacolo altissimo per i golfisti europei, molti sono stati respinti dalla difficoltà del tour ma Molinari ha accettato la sfida per migliorare se stesso e il suo golf. Renderlo ancor più competitivo contro il campo di partecipanti più qualificato del mondo. Nonostante al tour europeo sia ancora legato (vive a Londra, l’anno scorso ha vinto il BMW PGA Championship e la classifica finale del circuito), gli States cominciano a diventare terreno di conquista per il suo gioco: l’Arnold Palmer, intitolato a una leggenda del golf scomparsa nel 2016, è uno dei tornei più prestigiosi, al quali quest’anno hanno partecipato campioni come McIlroy, Watson, Rose, Koepka. “Vincere qui, a casa di “Arnie”, è speciale” l’omaggio di Molinari al grande Palmer. “Bello anche che mi abbiano visto a casa mia moglie e i miei figli”. Anche nei giorni del più grandi trionfi, il pensiero corre sempre lì, alla sua casa di Kensington e alla famiglia che gli ha dato la serenità e l’equilibrio per diventare quello che è. Uno dei migliori golfisti al mondo, l’atleta numero uno in Italia in questo momento.

fonte La Repubblica – Ansa

 

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