Incomprensioni Italia Lussemburgo. Asselborn, “l’incontro era a porte chiuse”, polemica con Salvini per post video su Facebook

   

Il ministro degli Esteri lussemburghese, Jean Asselborn aveva terminato la polemica contro il Ministro dell’Interno Matteo Salvini  con l’imprecazione Merdealors» (“Maledizione”). Intervistato allo Spiegel il colorito ministro del Lussemburgo è inciampato nuovamente, “Salvini usa metodi e toni dei fascisti degli anni Trenta”. Probabilmente Asselbom ha ripreso la frase infelice già pronunciata dal commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, che aveva detto “c’è un clima che assomiglia molto agli anni ’30. Certo, non dobbiamo esagerare, chiaramente non c’è Hitler, forse dei piccoli Mussolini”.  Sempre nell’intervista allo Spiegel il ministro del Gran Ducato ha anche criticato la scelta di Salvini di postare su Facebook il video di un incontro riservato: “una provocazione calcolata. Così allora non ci potrà mai più essere un dibattito franco”.

Anche l’Austria che ha ospitato l’incontro, non era a conoscenza del video messo in rete da Salvini. Al riguardo sta cercando di mediare tra Italia e Lussemburgo, poiché l’incontro di lavoro è a porte chiuse.

La risposta del Ministro i Matteo Salvini non si è fatta attendere e a Domenica Live, incalzato dalla conduttrice Barbara D’Urso ha detto,: “iI ministro socialista del paradiso fiscale Lussemburgo, dopo aver paragonato i nostri nonni emigranti italiani ai clandestini di oggi, dopo aver interrotto un mio discorso urlando “merda”, mi da del “fascista”. Ma dico io, che problemi hanno in Lussemburgo?. Quando qualcuno non ha argomenti, dice che sono fascista, razzista, nazista, populista”.

Il ministro dell’interno italiano, ha comunque sottolineato la linea dura nella trattazione del fenomeno migratorio, affermando più volte di aver ricevuto il mandato dagli italiani e di non temere nessuno al riguardo. Il riferimento è chiaro e riguarda l’Associazione Nazionale Magistrati, la nota del Quirinale che invita Salvini al rispetto della magistratura e a quella frangia del M5S che vorrebbe prendere le distanze dalla politica messa in atto dal leader leghista, che di fatto sta creando non pochi malumori all’interno dei pentastellati.