Juve scudetto, poi Milan, Inter e Napoli. Keità alle nostre condizioni

L’amministratore delegato Juventus Beppe Marotta, intervistato ai microfoni di Jtv nel pre partita della tradizionale sfida in famiglia a Villar Perosa conclusasi sul punteggio di 0-0 al minuto 51 per invasione di campo pacifica da parte dei numerosi tifosi bianconeri intervenuti, ha fatto un bilancio sulla sessione di mercato in corso: “Chiuderei il mercato quando inizia il primo campionato di una delle cinque leghe più importanti d’Europa”. “Bisogna trovare un punto comune, a livello europeo, per un accordo di questo genere: il mercato è diventato logorante, va accorciato. Non si può trasformare il calcio in un Barnum con spettacoli che hanno poco a fare con il valore del gioco e con giocatori che alla prima esclusione, non si allenano e disertano gli allenamenti perché vogliono cambiare casacca”, ha dichiarato il dirigente bianconero che poi aggiunge “Restano 15 giorni di mercato e può succedere ancora di tutto. Ma la nostra rosa già oggi è a posto, sicuramente non si realizzerà nulla di stravolgente”. “Tutti gli anni si dice che può essere finito un ciclo. È normale quando una squadra vince tanto. Abbiamo dimostrato, negli ultimi 6 anni, di essere un modello vincente e vogliamo andare avanti su questa strada. Se non abbiamo fatto grandi rivoluzioni è perché questo è un gruppo molto forte, l’anno scorso ci è mancata solo la ciliegina sulla torta. Ma ripartiamo, puntando a vincere tutte le competizioni in cui siamo in corsa”. Poi sollecitato sulla trattativa con l’attaccante senegalese della Lazio, risponde: “Keità? Un’opportunità che, per condizioni contrattuali ed età, tutte le società devono tentare di cogliere, nel rispetto del presidente Lotito e della Lazio” ed aggiunge in chiave apertamente polemica verso la società biancoceleste: “Emre Can e Rabiot sono giocatori il cui contratto scade nel 2018, come Keita, ma che giocano titolari nelle loro squadre senza alcun dramma. Noi abbiamo fatto un’offerta a Lotito che riteniamo congrua, lui è padrone di decidere le strategie in casa propria e noi ci siamo ritirati”. L’intervista termina con una previsione sulla vittoria del prossimo campionato di serie A  e su una presunta griglia di patrtenza del torneo: “La Juventus è favoritissima per la vittoria dello scudetto, altrettanto il Milan per la campagna acquisti dispendiosa che ha fatto” e aggiunge: “tra le favorite ci sono anche l’Inter, che ha trovato stabilità e il Napoli, per continuità e processo di crescita che sta dando risultati”. Resta dunque fuori dai giochi, per l’a.d. bianconero, la Roma di Di Francesco, seconda forza dell’ultimo torneo di serie A.

GB

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