M5s, hacker confermano irregolarità voto

   

M5s, hacker confermano irregolarità voto

Beppe Grillo questa mattina ha aperto alla Fiera di Rimini la seconda giornata di ‘Italia a Cinque Stelle’. Il garante del Movimento ha infatti iniziato la giornata dei lavori salendo sul palco e cantando per gli attivisti e i portavoce. Il tutto mentre si consuma il caso del mancato intervento di Roberto Fico, a cui però Grillo ora sembra aprire. Oggi “se vuole, Fico parla. Lui è un romantico. Ma va bene così”, aveva detto Beppe Grillo a margine di una festa di compleanno di quattro parlamentari. Da quanto si sa il presidente della Vigilianza Rai è già nella città romagnola, ma non dovrebbe parlare. L’esponente dell’ala ortodossa del Movimento tace da almeno una settimana, in polemica con la decisione che il candidato premier diventi anche il capo politico del Movimento.

Oggi, intanto, sarà ufficializzato l’esito delle primarie on line (“la votazione è andata bene, su 140000 iscritti hanno votato in 4,2 milioni”, scherza Grillo) con l’investitura ufficiale di Luigi Di Maio, in corsa praticamente senza rivali. Tra selfie e strette di mano il leader del Movimento, insieme a Davide Casaleggio, Grillo ha assicurato che ci sarà sempre. “Il mio ruolo? Sarà affettuoso… io ci sono, sono un papà fondatore ma ci sono”, dice infatti ai cronisti che gli chiedono quale sarà il suo ruolo da domani. “Il capo politico? Non fatevi fuorviare da una questione semantica, il capo politico è una questione che impone la legge”, prosegue ancora il Garante M5S.

Ma sulle primarie aleggia anche l’ombra dei pirati informatici. “Beppe Grillo e Davide Casaleggio tranquilli, Luigi Di Maio ha già vinto, ve lo assicurano decine di miei voti certificati“, scrive infatti su Twitter l’hacker Rogue_0, che già in estate aveva violato la piattaforma Rousseau. E, in vari tweet successivi, posta decine di screenshot della piattaforma Rousseau da cui sembra dimostrare di aver votato più volte usando il profilo di alcuni iscritti. “La password non basta, i geni alla @casaleggio hanno messo una misura di sicurezza inviolabile per la sicurezza TOTALE del voto: l’SMS. LOL”, aggiunge prendendo in giro il Movimento.

Attacchi però smentiti dal deputato Danilo Toninelli. “Potrebbe dire qualsiasi cosa, non ci interessa. Non c’è stato assolutamente nessun attacco hacker riuscito: o meglio, abbiamo messo in atto tutte le nostre difese – spiega il parlamentare – Ci sono stati dei tentativi ma li abbiamo rimbalzati. Abbiamo ulteriormente alzato le barriere che già avevamo”. Anche dal blog di Grillo arrivano rassicurazioni: “In seguito alle verifiche possiamo affermare che la votazione si è svolta in regolarità e nessun voto è stato manomesso. Sono in corso indagini per acquisire le tracce di tutti i tentativi di attacco che sono stati respinti. Smentiamo categoricamente le dichiarazioni dell’hacker riprese dai giornali”.

E da Trani arriva l’ironia del segretario del Pd sull’esito scontato delle primarie dei 5 Stelle: “Vedremo come andranno queste primarie sul filo dei voti, ci vorrà il fotofinish e poi vengono a dire a noi, che portiamo due milioni di italiani ai gazebo, cos’è la democrazia”, ha detto Matteo Renzi.

Anche se non ce n’era bisogno gli hacker hanno confermato l’irregolarità del voto nelle primarie online del M5S. Una farsa messa in scena al solo scopo di legittimare il candidato scelto a tavolino da Grillo e Casaleggio. Quella che doveva essere una rivoluzione democratica dal basso, si è trasformata in un’oscura operazione portata avanti da un soggetto privato che non ha alcun ruolo ufficiale nel partito. Lo dichiara il deputato di Forza Italia, Roberto Caon