MIPAAF, Bellanova: “dalle manifatture internazionali ci aspettiamo maggiore attenzione e impegno per equilibrio e prospettive nella filiera del tabacco”

“In un momento drammatico come l’attuale, ci attendiamo dalle manifatture internazionali maggiore attenzione e impegno per mantenere in equilibrio e dare prospettive alla filiera tabacchicola. Non mi riferisco solo alla conferma degli acquisti storici nei prossimi raccolti per impedire, in aree che su questa vocazione hanno costruito anche identità economica, un esodo irreversibile dal settore, quanto all’acquisto, da parte di ciascuna manifattura delle ulteriori circa 3.000 tonnellate di tabacco verde prodotte in Italia, al momento senza mercato e destinate a giacere invendute nei magazzini”.

Così la Ministra Teresa Bellanova, concludendo oggi l’evento sul tema “La filiera del tabacco, quale futuro?”, promosso da Confagricoltura, CIA-Agricoltori Italiani e Unione Nazionale Tabacco (UNITAB).

“Gli accordi e i contratti di filiera, che siamo impegnati a costruire insieme a tutte le associazioni, devono assumere sempre più centralità nella nuova agricoltura”, ha affermato Bellanova.

“E’ necessario che tutte le manifatture internazionali riprendano il dialogo con il Mipaaf per la sottoscrizione di accordi pluriennali che forniscano serie prospettive ai produttori per gli anni futuri, e per consentire la programmazione e gli ingenti investimenti necessari alla produzione. E riconosciamo che alcune aziende manifatturiere, come Japan Tobacco, (JTI), hanno collaborato per anni con i nostri tabacchicoltori, sostenendo modelli di agricoltura consapevole, moderna e virtuosa. L’esempio della tabacchicoltura dell’Alto Tevere umbro è un modello di applicazione di buone pratiche agricole e di lavoro, frutto dell’intenso impegno, della dedizione e degli investimenti degli agricoltori”.

“Agli agricoltori”, questo un altro passaggio dell’intervento della Ministra Bellanova, “deve essere riconosciuto il dovuto per un lavoro duro e impegnativo e per l’importante contributo economico e sociale della loro attività. E’ del tutto inaccettabile che siano i tabacchicoltori e i lavoratori del settore a divenire strumenti di pressione e a dover pagare il conto della situazione di criticità. Come Ministra delle Politiche agricole il mio compito è esattamente questo: tutelare gli agricoltori e i lavoratori agricoli”,

“E’ importante”, ha poi esortato Bellanova, “che le aziende multinazionali avvertano il valore strategico della coerenza fra quanto affermano e indicano negli stessi protocolli di sostenibilità, acquistando più tabacco da agricolture virtuose come quella italiana. Riconoscendo il giusto prezzo e impegnandosi per contrastare e sconfiggere quanto, anche attraverso il dumping sociale, determina una scorretta maggiore competitività in altri paesi produttori di tabacco, come quelli del terzo mondo”.

Maggiore impegno per la filiera del tabacco

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