Omicidio Cerciello, gli americani ci provano: “speriamo torni presto a casa”

Finnegan Lee #Elder, il ragazzo americano che ha confessato l’omicidio del vicebrigadiere Mario #Cerciello Rega, ha ritrattato non confermando  la confessione fatta dinanzi al Gip. 

Così hanno detto i legali dello studente americano Roberto Capra e Renato Borzone: “Elder ci ha detto che aveva paura di essere strangolato, di essere oggetto di un’aggressione da parte di Cerciello quella notte, non sapeva che fosse un carabiniere. Stiamo conducendo una serie di accertamenti per stabilire con esattezza la dinamica di quanto è accaduto quella notte sul luogo dell’omicidio e non è escluso che, aldilà delle persone direttamente coinvolte, possano esserci dei testimoni che possano aiutare a chiarire la vicenda. Ci auguriamo che la Procura riesca ad acquisire tutte le immagini della videosorveglianza in strada, affinché venga fatta piena luce sul caso.

Intanto la famiglia da San Francisco, così come riporta l’Ansa, ha fatto sapere tramite un legale di auspicare che “la verità venga fuori e nostro figlio torni presto a casa”. “Abbiamo l’impressione che l’opinione pubblica abbia avuto un resoconto incompleto della verità degli eventi“, ha letto l’avvocato Craig Peters davanti alla casa degli Elder a San Francisco. 

Gli stessi genitori di Elder hanno assistito alla lettura della nota, al termine della quale il legale non ha accettato domande. 

Continuiamo ad avere questa famiglia nei nostri pensieri e preghiamo per loro in questo difficile momento“, ha aggiunto il legale. Il comunicato è stato emesso dopo la visita del padre di Finnegan Elder, Ethan, a Roma, dove ha fatto visita al figlio 19enne in carcere. Gli investigatori hanno riferito che il giovane ha confessato l’accoltellamento avvenuto durante una rissa. Secondo quanto risulta da documenti del tribunale, Elder ha detto di aver creduto che uno “strano uomo” volesse strangolarlo, e di non sapere che Cerciello fosse un poliziotto in borghese. 

Con il punto di vista della famiglia non è d’accordo il ministro dell’interno Matteo Salvini:  “L’unica verità evidente è che, con undici bestiali coltellate, un criminale ha ammazzato un figlio, uno sposo, un fratello, un Italiano di 35 anni. Galera. Punto“.    

L’unica verità è che il sottufficiale dei carabinieri è caduto in servizio per via di 11 coltellate. Anche se lo studente americano sostiene di aver temuto per la sua vita…”paura di essere strangolato”…”non sapevo che era un poliziotto”…non cambia la sostanza. L’omicidio c’è stato e c’è l’arma del delitto di proprietà di Elder.

 

Omicidio Cerciello, gli americani ci provano: “speriamo torni presto a casa”