Marina Paterna a Pino Caruso: Vola, vola in alto, che tu sei grande e lo sai fare!

Vola, vola in alto, che tu sei grande e lo sai fare! Ma resta, resta ancora un po’ qui accanto a me e dimmi cos’altro da te

Pino Caruso, la tua scomparsa ha lasciato tutto il mondo dello spettacolo di stucco. Si, di stucco perché un talento come il tuo non lo abbiamo saputo valorizzare abbastanza. Da siciliana ho il grande rammarico di non avere avuto il coraggio di aver mai bussato alla tua porta, anche solo una volta, per dirti quanto grande fosse la stima che nutrivo nei tuoi confronti. Avrei potuto tanto imparare da te. Mi sembravi inarrivabile ed ero troppo timida per riuscire a parlarti. Invece, avrei dovuto solo rispondermi che eri Palermitano, come me e che, forse, tutti questi problemi né tu né io avremmo dovuto farci. Perché eri semplice, alla mano, sapevi ridere e far ridere e con intelligenza senza banalità, come mi ricordano ancora in tanti.

Sapere che uno dei miei più grandi docenti di cinema a Roma, Stefano Reali, aveva avuto il privilegio di averti voluto in due delle sue pellicole cinematografiche forse mi bastava e mi riempiva il cuore di immenso orgoglio. Eri il trofeo da mostrare senza farlo notare.

Poi sono cresciuta e, oggi, mi rendo conto di essermi sbagliata. Sbagliata sul tuo talento? No, mai. Impossibile. Mi sono sbagliata perché non ho agito in tempo. Avrei dovuto avere solo più forza, più coraggio e meno imbarazzo. Alla fine, probabilmente, ci saremmo fatti una passeggiata alla Vucciria, come solo due bravi siciliani sanno fare. Probabilmente saremmo andati al mercato del Capo e tu mi avresti raccontato del cinema secondo te e dei tanti aneddoti, o forse no. Forse per educazione avresti solo risposto al mio saluto. Forse, oggi, preferisco rimanere nel dubbio e scriverti solo che ti avrei voluto incontrare per dirti che eri il nostro orgoglio palermitano. Ti avrei detto, nonostante tutto, di non mollare. Ebbene sì, quel che da ragazza non ho avuto il coraggio di dirti, perché ti vedevo immenso, è ciò che ti direi ancora oggi: Pino, vola. Vola in alto, che tu sei grande e lo sai fare! Ma resta, resta ancora un po’ qui accanto a me e dimmi cos’altro da te posso imparare?

Marina Paterna a Pino Caruso: Vola, vola in alto, che tu sei grande e lo sai fare!

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