Modello 730: Fisco e INPS rimborseranno agli italiani 9,5 miliardi

Gli oltre 20 milioni di contribuenti italiani che anche quest’anno presenteranno il modello 730 recupereranno almeno 9,5 miliardi di euro. Il rimborso medio che il fisco erogherà a ciascun dipendente, attraverso il proprio datore di lavoro, sarà attorno ai 900 euro, mentre l’importo medio che l’Inps restituirà a ciascun pensionato si aggirerà sugli 800 euro (vedi Tab. 1).

Sono queste le prime stime che sono state elaborate dall’Ufficio studi della CGIA in vista della possibilità, a partire da lunedì prossimo, di accedere, dal sito dell’Agenzia delle Entrate, al proprio modello 730 precompilato relativo alla dichiarazione dei redditi 2018 (anno di imposta 2017).

E stando ai dati registrati l’anno scorso, i territori più “interessati” dall’utilizzo di questo “strumento” sono stati la Basilicata (61,6 per cento del totale dei dipendenti e pensionati residenti in questa regione), la Puglia (61,2 per cento) e il Molise (61 per cento). Tra le meno “coinvolte” segnaliamo la Sardegna (49,5 per cento), la provincia autonoma di Bolzano (48,2 per cento) e la Campania (46,4 per cento). La media nazionale si è attestata al 55,7 per cento (vedi Tab. 3).

Il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA, Paolo Zabeo, dichiara:

“Da qualche anno il modello 730 è diventato lo strumento fiscale più amato dai contribuenti italiani per recuperare detrazioni, deduzioni e oneri ai fini Irpef. Negli ultimi 20 anni il numero di modelli presentati è più che raddoppiato. I fattori di successo vanno ricercati nel costo abbastanza contenuto per chi si rivolge a un Caaf o a un professionista e nella relativa semplicità di compilazione per coloro che, invece, decidono di redigere in proprio il 730 via web. Oltre a ciò, va segnalato che il rimborso avviene in tempi relativamente brevi: per i dipendenti con la busta paga di luglio, per i pensionati, invece, con l’assegno di agosto o di settembre”.

Una semplicità, per chi decide di compilarselo da solo, che richiede comunque un minimo di conoscenza della legislazione fiscale: questa, tuttavia, va periodicamente aggiornata, visto che il quadro normativo subisce ogni anno delle modifiche importanti.

“Per coloro che non hanno alcuna conoscenza della materia, ma sono intenzionati a redigersi in autonomia il modello 730 – segnala il Segretario della CGIA Renato Mason – da tre anni è possibile scaricarlo e compilarlo anche via internet.   Tuttavia, prima di fare l’operazione è consigliata la lettura delle istruzioni che sono composte da un centinaio di pagine. Ovviamente, il contribuente non deve studiarle interamente, basta leggere attentamente i paragrafi che gli interessano direttamente per evitare di perdersi nei meandri del fisco italiano”.

Va altresì segnalato che l’incremento del numero dei modelli 730 avvenuto in questi ultimi anni dipende anche dal fatto che dal 2013 anche i lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro e che sono privi di sostituto di imposta possono presentarlo. Secondo le statistiche del Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, sono stati 682.000 i contribuenti senza datore di lavoro che nel 2014 (periodo di imposta 2013) si sono avvalsi di questa possibilità, mentre nel 2017 (dichiarazione dei redditi 2016) il loro numero è salito a 1.139.000.

Quali sono le principali voci di spesa per le quali i lavoratori dipendenti chiedono il rimborso ? Nel 2017 quasi 9,9 milioni hanno presentato la dichiarazione annuale anche per recuperare le spese sanitarie (sconto fiscale medio di 150 euro pro capite), poco più di 4,3 milioni per recuperare le spese riferite alle ristrutturazioni edilizie (rimborso medio di 640 euro) e poco meno di 3,5 milioni di dipendenti per recuperare le spese assicurative (pari a 51 euro pro capite) (vedi Tab. 4).

Tra i pensionati, invece, le domande per il recupero delle spese sanitarie hanno interessato oltre 7 milioni di persone (per un rimborso medio pro capite di 186 euro), 3,8 milioni lo hanno richiesto per le ristrutturazioni edilizie (520 euro medio di rimborso) e poco più di 1 milione lo ha chiesto per recuperare le spese assicurative (per un importo medio di 49 euro) (vedi Tab. 5).

IRPEF restituita dai datori di lavoro ed enti previdenziali 9,5 miliardi di €
Rimborso medio:  
·       dipendenti          900 €
·       pensionati          800 €

 

Tab. 2 – Serie storica

Modelli 730 presentati

al fisco

Anno Modello 730
2016 20.181.974
2015 19.768.365
2014 19.135.438
2013 19.220.493
2012 18.604.672
2011 18.381.554
2010 18.103.488
2009 17.216.160
2008 17.008.361
2007 16.290.569
2006 15.253.951
2005 15.028.739
2004 14.959.293
2003 14.537.502
2002 13.968.461
2001 13.371.397
2000 12.643.627
1999 11.651.276
1998 9.480.246
 
Variazione 2016 -1998 +10.701.728
+112,9%
 

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze

Regione N° modelli 730 presentati

N° di dipendenti

e pensionati

presenti in ogni regione

Stima
% dipendenti e pensionati che presenta il modello 730
Basilicata 205.175 333.134 61,6%
Puglia 1.336.562 2.184.868 61,2%
Molise 111.784 183.374 61,0%
Marche 602.976 994.582 60,6%
Veneto 1.889.794 3.183.292 59,4%
Emilia Romagna 1.792.127 3.025.086 59,2%
Friuli Venezia Giulia 502.118 849.446 59,1%
Abruzzo 465.987 793.339 58,7%
Prov. Aut. di Trento 221.686 385.341 57,5%
Sicilia 1.401.021 2.475.015 56,6%
Lombardia 3.611.489 6.405.598 56,4%
Piemonte 1.578.031 2.837.560 55,6%
Umbria 308.744 559.804 55,2%
Lazio 1.857.881 3.387.493 54,8%
Valle d’Aosta 48.038 88.018 54,6%
Liguria 554.755 1.043.670 53,2%
Toscana 1.254.833 2.406.075 52,2%
Calabria 535.264 1.050.751 50,9%
Sardegna 458.505 926.650 49,5%
Prov. Aut. di Bolzano 190.224 394.537 48,2%
Campania 1.254.980 2.707.167 46,4%
ITALIA 20.181.974 36.216.033 55,7%

Tab. 4 – I principali oneri detratti dai lavoratori dipendenti (dichiarazioni redditi 2017)

Si tratta degli oneri detraibili: ovvero di spese che danno origine a uno sconto dall’Irpef; sconto

che di solito corrisponde al 19% della spesa

Descrizione Contribuenti
(numero)
Spesa media
(euro)
Sconto fiscale medio
(euro)
Spese Sanitarie 9.807.438 920 150
Detrazioni spese recupero patrimonio edilizio 4.359.100 640
Assicurazione vita/infortuni 3.464.672 270 51
Interessi mutui ipotecari abitazione principale 3.025.191 1.300 247
Spese per istruzione (non universitaria) 1.729.708 400 76
Spesa attività sportiva ragazzi 1.570.562 220 40
Spese per istruzione universitaria 1.174.702 1.170 222
Detrazione spese risparmio energetico 1.085.530 630
Detrazione per canoni di locazione 917.620 190
Detrazione arredo immobili ristrutturati 572.606 300
Spese funebri 237.522 1.440 274
Spese locazione per studenti fuori sede 194.130 1.630 310
Interessi mutui costruzione abitazione principale 147.951 1.060 201
Spesa intermediazione immobiliare 98.706 800 152
Spesa addetti assistenza personale 19.072 1.790 340
Interessi mutui ipotecari altri immobili 14.679 1.030 196
Interessi mutui recupero edilizio 1.191 880 167

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze

Tab. 5 – I principali oneri detratti dai pensionati (dichiarazioni redditi 2017)

Si tratta degli oneri detraibili: ovvero di spese che danno origine a uno sconto dall’Irpef; sconto

che di solito corrisponde al 19% della spesa.

Descrizione Contribuenti
(numero)
Spesa media
(euro)
Sconto fiscale medio
(euro)
Spese Sanitarie 7.075.630 1.110 186
Detrazioni spese recupero patrimonio edilizio 3.807.722 520
Assicurazione vita/infortuni 1.028.744 260 49
Detrazione spese risparmio energetico 890.083 510
Detrazione per canoni di locazione 391.447 330
Interessi mutui ipotecari abitazione principale 303.675 950 181
Spese funebri 227.676 1.470 279
Spese per istruzione universitaria 201.596 1.260 239
Detrazione arredo immobili ristrutturati 192.619 260
Spesa addetti assistenza personale 107.843 1.910 363
Spese per istruzione (non universitaria) 43.367 280 53
Spesa attività sportiva ragazzi 33.593 200 38
Spese locazione per studenti fuori sede 33.384 1.750 333
Interessi mutui costruzione abitazione principale 19.743 830 158
Spesa intermediazione immobiliare 7.996 840 160
Interessi mutui ipotecari altri immobili 3.251 840 160
Interessi mutui recupero edilizio 453 790 150

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze

 

 

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