Pila che dura 20 anni, rivoluzionaria scoperta di un ingegnere italiano

Dopo Alessandro Volta un’altro italiano Gianni Lisini ha inventato una pila che dura 20 anni. L’annuncio è stato fatto nel corso di una fiera di settore dedicata all’evoluzione delle apparecchiature elettroniche, il Jotto Fair di Pisa, nel corso del quale l’ingegnere vogherese Gianni Lisini, ricercatore presso lo Iuss-Eucentre di Pavia, ha presentato un brevetto (valido anche per l’Europa e gli USA) relativo a una speciale batteria. Quest’ultima è un sistema ibrido che  massimizza i vantaggi di una batteria chimica – basata sui nanotubi di carbonio – e quelli di una serie di maxi accumulatori capaci di ospitare qualcosa come 5000 Farad di elettricità (l’unità di misura dell’accumulazione elettrica): il risultato è una dispositivo più ecologico in fase di smaltimento, dacché non usa metalli pesanti, con un ciclo di vita di 15/20 anni (e quindi non bisognoso di particolare manutenzione), in grado di supportare milioni di cicli di carica-scarica a fronte delle poche centinaia gestite dalle attuali batterie. Il sistema ibrido in questione è attualmente in fase di test presso alcune aziende interessate, e potrebbe trovare diversi campi di applicazione in ambito urbano, ad esempio per la mobilità elettrica pubblica e privata, di gruppo e individuale (es. nelle bici con pedalata assistita), e persino nelle colonnine per la rilevazione meteo e dell’inquinamento atmosferico. Ovviamente, uno dei suoi campi principali di applicazione è quello su scala industriale.

 

Pila che dura 20 anni, rivoluzionaria scoperta di un ingegnere italiano