I giudici di pace si preparano al sesto sciopero consecutivo della categoria, in contemporanea con lo sciopero dei magistrati onorari di Tribunali e Procure. Le azioni di protesta dei giudici di pace sono iniziate nel novembre scorso e sfociate in febbraio in una manifestazione di oltre mille magistrati dinanzi al Csm e in una formale audizione in Parlamento Europeo. “La presidente della Commissione per le petizioni del Parlamento europeo ha scritto al ministro della Giustizia Andrea Orlando chiedendo rispetto per la dignità dei giudici di pace, dei magistrati onorari e delle loro famiglie, sollecitando Orlando a trovare entro maggio una soluzione ragionevole alla questione, esclusivamente italiana, della magistratura precaria”.
Il Parlamento Europeo, affermano i giudici di pace,”nel rimarcare la piena assimilazione, a differenza di quanto accade negli altri Paesi Europei, dei magistrati di pace ed onorari ai magistrati professionali, per carichi di lavoro, per gli obblighi di impegno, produttività e formazione permanente, per il loro impiego a tempo pieno e continuativo nell’esercizio della giurisdizione, chiede al Governo che si provveda senza indugio alla stabilizzazione dei magistrati precari ed al riconoscimento dei diritti violati, per i quali la Commissione Europea ha già avviato una procedura di infrazione contestando all’Italia il trattamento economico e previdenziale discriminatorio, l’abuso di rapporti a termine, il mancato riconoscimento di ferie retribuite, dei congedi di maternità e paternità, del trattamento di fine rapporto e della pensione, in violazione di tutte le direttive comunitarie in materia”. Malgrado la “presa di posizione netta ed univoca dell’Europa”, e “anche il Consiglio d’Europa ha condannato l’Italia per violazione della Carta Sociale Europea”, il ministro Andrea Orlando “sta portando avanti una riforma – conclude l’Unione nazionale giudici di pace – che va esattamente nel senso opposto rispetto a quello indicato dall’Europa e mira ad accentuare la precarietà del lavoro di 4 mila magistrati che da 20 anni svolgono la funzione giurisdizionale a tempo pieno e in via esclusiva, trattando oltre il 60% delle pratiche civili e penali di primo grado”.
Appare, inverosimile, che anche nella magistratura esiste una forma di precariato, PRP Channel è vicino agli amici giudici di pace ed onorari che, alla pari dei loro colleghi professionisti, svolgono un lavoro altrettanto gravoso ed importantissimo per la collettività.