Prevista per lunedì la firma della “Charter for an Open, Free, and Safe Internet”

Prevista per lunedì la firma della “Charter for an Open, Free, and Safe Internet”

Le piattaforme dei social media con sede negli Stati Uniti, come Facebook e Snapchat, sottoscriveranno il loro impegno per impedire la presenza online di contenuti che alimentano l’odio.

La notizia è emersa in Francia, che ospita il vertice del G7 a Biarritz, dove si spera  di far firmare ai giganti dei social media la “Charter for an Open, Free, and Safe Internet “.

La cerimonia non ha avuto luogo secondo il programma e  Radio Europa 1 ha dichiarato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto  pressioni sui dirigenti delle piattaforme affinché non firmassero pubblicamente l’impegno. Una versione che Washington  ha negato.

Tuttavia il  ministro francese per l’industria digitale  ha dichiarato che la firma è stata solo ritardata e si svolgerà lunedì.

“L’idea iniziale era di far arrivare le piattaforme a Biarritz, ma fino ad ora gli Stati Uniti sono  contrari alla firma di questo impegno”, ha dichiarato Cedric O ai giornalisti.

“Diplomaticamente, non è corretto far arrivare le piattaforme statunitensi a Biarritz e far firmare qualcosa senza la presenza del presidente americano”. “Non vi è, tuttavia, alcun dubbio sul fatto che i social network sottoscriveranno l’impegno”, ha dichiarato Cedric O.

A Washington, tuttavia, un alto funzionario dell’amministrazione Trump ha dichiarato che il governo degli Stati Uniti non ha ancora una posizione sull’iniziativa e ha smentito la voce secondo il quale Washington avrebbe spinto le compagnie statunitensi a non firmare.

In effetti, era accaduto il contrario, ha detto il funzionario che rispondendo a Reuters ha spiegato “Sicuramente non c’è stata alcuna pressione da parte nostra, abbiamo sentito da un paio di aziende che si sono sentiti vittime di bullismo da parte della Francia.”

Il funzionario ha affermato che l’industria si è unita per verificare l’iniziativa. 

La Carta mira a creare un movimento collettivo che garantisca trasparenza e cooperazione per l’uso sicuro e positivo di Internet, ha affermato la presidenza francese del G7. Si basa sull’appello di Christchurch ampliando la portata degli impegni assunti dalle piattaforme, in particolare in termini di riduzione dei contenuti, moderazione, garanzia di trasparenza e sostegno alle vittime.

Prevista per lunedì la firma della “Charter for an Open, Free, and Safe Internet”