(di Vanessa Tomassini) Il lavoro, l’imprenditorialità e il commercio rappresentano il motore di un Paese. Il ripristino dei servizi chiave ai cittadini, la ricostruzione e il miglioramento delle infrastrutture, nonché la ripresa economica a cui la Libia ambisce rappresentano un contributo fondamentale al processo di pace in corso. In questo contesto l’Associazione Italo Libica per lo Sviluppo Commerciale (ILDBA) ha condotto una missione di tre giorni a Misurata in cui ha incontrato commercianti, grandi aziende e piccole medie imprese (PMI), nonché associazioni ed organizzazioni finanziarie per comprendere quali sono le necessità dei libici e quale contributo le aziende italiane possono fornire in questo momento di ripresa. Ringraziando il sindaco di Misurata Mahmoud al-Soqotri per l’ospitalità, il presidente di ILBDA Sandro Fratini, ha espresso sorpresa e apprezzamento per i grandi risultati che le compagnie libiche sono riuscite a raggiungere nonostante le difficili circostanze che il Paese ha attraversato negli ultimi anni. “La Libia ha un potenziale immenso – ha dichiarato Fratini – la grande disponibilità di risorse, il patrimonio culturale e la popolazione ben istruita, in particolare i suoi giovani con un forte potenziale, sono fattori da sfruttare maggiormente per creare un’economia diversificata e dinamica. Lo dimostrano le aziende di Misurata che stanno facendo investimenti importanti, implementando in tempi relativamente brevi nuove linee di produzione, ampliamenti e progetti di successo”. Il sindaco, da parte sua, ha espresso il desiderio di rafforzare i rapporti commerciali tra i due Paesi, dando il benvenuto all’associazione e agli imprenditori italiani nella città di Misurata.

Le zone franche sono considerate una delle risorse economiche più importanti per il loro ruolo attivo nei movimenti di scambio commerciale tra paesi per la sua esenzione da ogni restrizione fiscale, contribuendo alla crescita dell’economia, oltre a facilitare il movimento del commercio globale. ILBDA ha apprezzato nel Misurata Free Zone un ambiente di investimento avanzato e ben organizzato, adatto a ricevere vaste operazioni industriali, commerciali e di servizi, a disposizione di quanti desiderano investire. “Il porto franco di Misurata conta 3500 ettari compreso il porto marittimo con la potenzialità di espansione fino a 20.000 ettari”. Ha spiegato il presidente Muhsin M. Sigutri, auspicando la creazione di linee marittime dirette con l’Italia e l’Europa. Il porto della zona franca di Misurata è noto fin dall’antichità come un porto naturale utilizzato dai Fenici sulla costa occidentale della Libia, e ha svolto un ruolo importante nelle attività commerciali sin dal X secolo a.C. Il moderno porto marittimo è sorto nel 1978 con un piano ben congegnato che ha tenuto conto dei più recenti metodi di progettazione e costruzione dei porti marittimi, contribuendo così notevolmente all’incremento del commercio di transito tra l’Europa, l’Asia e l’Africa. Il porto con una superficie di 190 ettari, la sua banchina di 4000 metri e una profondità di 13, è stato classificato come uno dei porti marittimi libici meglio gestiti ed è diventato una destinazione popolare per molte linee di trasporto internazionali.

Durante le discussioni con i rappresentanti del Libyan Business Council (LBC), Sandro Fratini ha espresso il desiderio di tantissime aziende italiane che intendono investire in Libia e partecipare concretamente alla ricostruzione del Paese nordafricano. Ahmed Almazeg, membro del Consiglio di Gestione dell’LBC ha affermato che i libici sono desiderosi di fare affari con l’Italia, ma che spesso la comunicazione è difficile. ILBDA ha confermato da parte sua, la disponibilità a facilitare i rapporti tra le aziende dei due Paesi, non solo attraverso forum ed incontri, ma anche organizzando missioni a Misurata e in altre città della Libia nel prossimo futuro.

A tal proposito, su invito della Tajer Corporation for Cooperation and Investment, Sandro Fratini e il management dell’ILBDA hanno effettuato una visita alla Misurata International Fair, un ampio ed organizzato spazio espositivo dove migliaia di aziende ogni anno mettono in mostra i propri prodotti e progetti. ILBDA ha fatto visita inoltre ad un certo numero di stabilimenti produttivi e compagnie di Misurata, inclusa la Libyan Iron and Steel Company (LISCO), considerata una delle più grandi aziende industriali della Libia, situata su un’area di 1.200 ettari, a soli 210 chilometri a est della città di Tripoli.

La capacità di progettazione della società è di 1.324 milioni di tonnellate di acciaio liquido all’anno, adottando la riduzione diretta dei pellet di ferro ed utilizzando gas naturale domestico. L’azienda dispone di un impianto di riduzione diretta (3 unità), laboratori di fusione di acciaio, 4 linee di mulini per barre, un mulino a sezione media e leggera, un laminatoio a caldo, un laminatoio a freddo, linea di zincatura e di rivestimento.

ILBDA ha avuto modo di visitare il quartier generale della società ed il porto marittimo adiacente che verrà inaugurato tra poche settimane. Sandro Fratini ha poi visitato gli impianti della compagnia Aljaied Food Import, una società libica al 100% appartenente all’industria dei grossisti alimentari, fondata nel 2012. Aljaied è l’agente esclusivo di molti dei principali marchi mondiali oltre ad importare e produrre varie derrate alimentari che vengono distribuite a tutte le città e villaggi della Libia. L’azienda è interessata ad ottenere agenzie esclusive di marchi internazionali nel campo dei produttori alimentari. La Missione ha incontrato inoltre diverse realtà operanti nella grande distribuzione.

Sandro Fratini (ILBDA): “sviluppo economico, imprenditorialità ed investimenti privati per rafforzare il processo di pace e contribuire alla crescita della Libia, un’opportunità per l’Italia”

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