Un Paolo Lorenzi tenace e di cui andare fieri, saluta Flushing Meadows ad un passo dall’impresa

Finisce qui Lo Us Open 2017 per i nostri tennisti ma finisce a testa altissima per l’ultimo interprete del tennis italiano rimasto in gara dopo quella squalifica di Fognini che proprio insieme al grande torneo con il raggiungimento degli ottavi di Lorenzi resterà impresso nella mente di molti, oltre che negli almanacchi del nostro tennis.
Ci prova con tutte le sue forze il “nostro” Lorenzi. Ci prova nonostante il match si incanala subito verso un epilogo quasi scontato. I primi due set terminano praticamente senza storia grazie sopratutto al servizio “letale” di Kevin Anderson che dall’altezza dei suoi 202 centimetri di statura lascia partire delle prime palle che assomigliano a “missili”, difficilissimi da neutralizzare per chiunque, ed infatti nel corso di tutto il torneo nessuno dei suoi avversari era riuscito a strappargli un solo servizio. Nonostante il tennista sudafricano si dimostri di un altro pianeta, ce la mette tutta Lorenzi ed alla fine arriva veramente molto vicino al sogno, trascinando il suo avversario al quarto set e facendolo sudare sicuramente molto più del previsto in un incontro che da impossibile, il toscano riesce a trasformare in possibile e che termina, in ben tre ore di gioco, con il risultato di 6-4, 6-3, 6-7, 6-3.
Vince idealmente il “nostro” Lorenzi, che nonostante la sveglia del lunedì mattina, sia già “settata” per le ore 05:45, tiene incollato allo schermo chi vi scrive, fino al termine del match, che iniziato attorno alle 23:15 italiane, va avanti per tre lunghe ore, caratterizzate dal coraggio e dalla caparbietà del tennista italiano che ce la mette davvero tutta per sovvertire un pronostico impietoso e meritandosi l’ideale sostegno, seppure a distanza, di tutti quegli italiani che rinunciando a qualche ora di riposo, sono stati con lui, fino a notte fonda.
GB
Foto: todosobretenis.com

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