In occasione del World Economic Forum 2018 di Davos, Accenture ha presentato una ricerca che sostiene che “entro il 2022 l’Intelligenza Artificiale potrà incrementare i ricavi del 38% e far crescere l’occupazione del 10%, puntando sulla formazione dei lavoratori alle nuove tecnologie”.
La ricerca, basata su interviste a Top Manger e lavoratori di aziende di 11 paesi del mondo, inclusa l’Italia, invita i CEO ad investire di più sulla formazione dei dipendenti alle nuove tecnologie e presenta un nuovo studio che analizza l’impatto dell’intelligenza artificiale sul business aziendale e sull’occupazione. Circa il 63% dei dirigenti intervistati ritiene che la propria azienda potrebbe creare nuovi posti di lavoro grazie alle nuove tecnologie e, il 72% pensa che siano strategiche per ottenere un vantaggio competitivo sul mercato. Ad essere ottimisti sul valore dell’IA anche i lavoratori: il 62% si aspetta un impatto positivo dell’AI sul proprio lavoro e, il 69%, pensa sia fondamentale sviluppare competenze che permettano di lavorare con le tecnologie intelligenti.
Nonostante questa consapevolezza generalizzata, solo il 3% dei dirigenti ha previsto un aumento significativo degli investimenti in tale ambito.
Secondo Marco Morchio, Accenture Strategy Lead per Italia, Europa Centrale e Grecia, se i CEO riusciranno a supportare i propri collaboratori nel cogliere pienamente le potenzialità dell’intelligenza artificiale, la stessa permetterà di incrementare i ricavi delle imprese di circa il 38% e far crescere l’occupazione del 10% entro il 2022.
Investire di più nelle competenze dell’intelligenza artificiale e integrare rapidamente tecnologia intelligente e ingegno umano in tutte le funzioni aziendali permette di accrescere, in modo sostenibile, l’occupazione – in termini di economia mondiale globale, ciò si tradurrebbe in una crescita dei profitti pari a 4,8 trilioni di dollari- ergo saranno elementi imprescindibili per il successo e la crescita delle imprese.