La movida romana, 300mila stranieri all’anno per “sballarsi in tutta tranquillità”

La città più gettonata per la “movida” è Roma. 300mila sono giovani e giovanissimi stranieri che arrivano, da soli e senza controlli, ogni anno nella Capitale. Unindustria Turismo rivela le nazionalità: americani al primo posto, poi tedeschi, francesi, spagnoli e olandesi di età tra i 18 e i 20 anni. 

Il soggiorno, riporta Il Messaggero, dura in media 3-4 giorni per chi è in vacanza e dai 3 ai 9 mesi per chi viene per motivi di studio. 

Tante le offerte proposte ai giovani stranieri pubblicizzate via web. 

Il sito “Roma experience“, riporta  “una guida per gli studenti a Roma” ne consiglia cinque, per bere: San Callisto a Trastevere, via del Plebiscito, via di Tor Millina dietro piazza Navona, piazzetta Monti, via della Cuccagna, in zona Campo de’ Fiori. Altre mete sono piazza Trilussa, piazza Mastai, San Lorenzo il lungotevere, Ponte Milvio. Luoghi dove si beve pesante e spesso si trova anche la droga con estrema facilità. 

 

 

Per i tour alcolici c’è un appuntamento diverso per ogni giorno della settimana

Lunedì un gruppo di “pub crawl”, tra i  più gettonati, organizza la serata «Insomnia», 25 euro il prezzo dell’ingresso, drink a base di alcol mischiato con una bevanda alla caffeina, per restare svegli fino a tardi. E naturalmente «free shot at the door», il primo sorso di superalcolici è gratis, già sulla porta. 

Martedì c’è la «Ladies Night», quindi Cosmopolitan gratis per le ragazze. 

Mercoledì c’è il «Jager bomb», una “bomba” alcolica che mischia caffeina e alcol.

Giovedì  il «thirsty thursday», giovedì assetato, con sconti per gli studenti. 

Venerdì è «unlimited», offerta illimitata di drink, birra, vino e «tutta la pizza che vuoi». 

Sabato si parte da un pub dietro via di Ripetta con i «drink games» e i «body shots», cioè gli shottini consumati sui corpi. Per esempio si spalma la panna formato spray sull’ombelico di una ragazza distesa sul bancone e qualcun altro lecca l’intruglio prima di ingoiare un bicchierino di superalcolico. 

E poi, sempre il sabato, si prosegue «in altri bar e pub oltre la mezzanotte», assicura il messaggio pubblicitario. 

Domenica ci sono i tornei di beer-pong, cioè il ping-pong in cui chi perde tracanna un boccale di birra. Costo: sempre 25 euro a persona. C’è poi l’immancabile Toga Party, dove ci si veste da antichi romani fasciandosi col lenzuolo, festa tipica dei college Usa trasferita oltreoceano.

In teoria, precisa Il Messaggero, i pub crawl sarebbero illegittimi, almeno in certe zone e in certi orari. Li vieta il nuovo Regolamento dei vigili appena approvato dal Campidoglio e prima ancora le ordinanze anti-alcol. Se si è sorpresi a organizzarli o a parteciparvi in Centro si rischia l’allontanamento per 48 ore e, per chi è recidivo, scatta il Daspo. 

I ragazzi americani sono tra i più attratti dalla vita notturna a Roma perchè negli Usa non si può bere prima dei 21 anni e non lo si può fare all’aperto. 

Stefano Fiori, presidente di Unindustria Turismo ha così commentato il fenomeno: “Roma è un polo d’attrazione per i giovani di tutto il mondo anche perché è una delle città con più università d’Europa. Non dobbiamo diventare Ibiza, qui tanti ragazzi vengono anche per la cultura o per motivi di studio. Però c’è il rischio di cadere negli eccessi, soprattutto c’è una rete che ci fa business sopra. Ma il viaggio che facciamo da giovani è quello che ci resta nel cuore per la vita. Roma non dovrebbe essere ricordata per lo sballo, da nessuno”.

 

La movida romana, 300mila stranieri all’anno per “sballarsi in tutta tranquillità”

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