Delmastro rimane al suo posto

Il leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è ferma sul sostegno ai vertici del suo partito colpiti dalle polemiche politiche o da guai giudiziari, anche di fronte al rinvio a giudizio del sottosegretario Andrea Delmastro. La fedeltà dei membri chiave del partito, come il ministro-cognato Francesco Lollobrigida, il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari e il capogruppo Tommaso Foti, è sottolineata come parte integrante della linea difensiva di Meloni. La decisione di Delmastro di non dimettersi finché non ci sarà una condanna definitiva è presentata come una scelta di coerenza con quanto fatto in passato dall’ex sottosegretaria Augusta Montaruli.

Dalle prime dichiarazioni appare viva la percezione all’interno di Fratelli d’Italia di un presunto accanimento da parte dei magistrati nei confronti di Delmastro. Si evidenzia il fatto che la procura avversi il rinvio a giudizio, sostenendo che ciò potrebbe limitare la portata del processo. Si menziona la convinzione di Meloni e dei suoi alleati che la difesa dei propri membri sia un dovere morale, e si fa riferimento alle dichiarazioni del sottosegretario Fazzolari, secondo il quale “non ci sono le condizioni per un passo indietro”.

Meloni intende, pertanto, mantenere una posizione ferma e non cambiare la linea del partito nonostante le implicazioni giudiziarie. Il premier ha evitato di menzionare il fatto e di commentare pubblicamente la questione, delegando a Fazzolari l’esplicitazione della posizione del partito. Nei giorni scorsi l’asticella della tensione era salita tra Fratelli d’Italia e la magistratura, dopo alcune indiscrezioni fatte dal ministro della Difesa Crosetto su un presunto accanimento da parte dei giudici nei riguardi di Fratello d’Italia e la maggioranza più in generale.

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