Generale Graziano riceve l’omologo libico, Generale Tawil

   

Generale Graziano riceve l’omologo libico, Generale Tawil

Il capo di Stato maggiore, generale Claudio Graziano ha ricevuto questa mattina la visita del capo di Stato maggiore della Difesa del governo di Accordo nazionale della Libia, generale Abdulrahman al Tawil, nominato nell’incarico dal premier Fayez al Sarraj alla fine di agosto scorso. Tale attività, che rientra nel quadro dei consueti colloqui bilaterali di livello tecnico-militare tra i Vertici militari di Paesi alleati e amici, si è sviluppata attraverso la discussione di vari argomenti per esplorare le possibili future forme di collaborazione, in ambito militare, tra i due paesi. Principale argomento dei colloqui è stato, infatti, quello relativo alla cooperazione tra Forze armate italiane e libiche e alla comune volontà di rafforzarla con l’obiettivo di incrementare e corroborare le capacità operative delle forze libiche, ponendole in condizione di operare in piena autonomia e di contribuire fattivamente alla piena stabilizzazione dell’entità statuale, contrastando l’azione delle organizzazioni criminali, delle reti terroristiche e dei trafficanti di esseri umani. In tal senso, le Forze armate italiane sono pronte a supportare quelle libiche, laddove vi siano richieste ufficiali da parte delle stesse autorità libiche e, comunque, dopo la prevista autorizzazione del governo e del Parlamento. Nell’ambito dell’incontro è stato proposto anche un punto di situazione sulle collaborazioni già in atto, con particolare riferimento all’attività dell’Operazione “Ippocrate” – l’ospedale militare da campo italiano – presente in Libia da settembre dello scorso anno, per il quale il generale al Tawil ha ringraziato i militari italiani. Altrettanta gratitudine è stata rappresentata per la disponibilità italiana a curare, presso le strutture ospedaliere militari del nostro Paese, quei pazienti con patologie e ferite più gravi, non trattabili con altrettanta efficacia presso i nosocomi libici. Si è affrontato poi il tema delle attività di supporto tecnico-logistico e operativo alle unità della Marina e della Guardia Costiera libiche per il contrasto ai traffici illeciti, primo tra tutti quello di esseri umani, cercando di definire, per questa prima fase, le esigenze complessive di interventi manutentivi e di riparazione sulla flotta libica, che, in parte, vengono già eseguiti dall’equipaggio di Nave Tremiti della Marina Militare italiana, presente nel porto di Tripoli dall’agosto scorso.

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