Germania: estesa la sospensione del diritto al ricongiungimento familiare dei rifugiati

I migranti, in Germania, continuano a essere l’ago della bilancia per la formazione di un governo.A metà marzo sarebbe scaduta la sospensione del ricongiungimento familiare e quindi era giocoforza necessaria l’adozione di una nuova legge, soprattutto dal punto di vista dell’Unione.

Il Bundestag, oggi, ha deciso di estendere le controverse misure volte a sospendere il diritto al ricongiungimento familiare dei rifugiati con status di protezione sussidiaria fino al luglio 2018. A differenza dei rifugiati che hanno ricevuto asilo politico nel quadro giuridico internazionale della convenzione di Ginevra, la protezione sussidiaria è principalmente assegnata a individui che sono stati sfollati a causa di un conflitto violento e garantisce loro solo un diritto temporaneo di rimanere nel paese ospitante.

Compromesso legislativo: La legge è stata approvata con 376 voti favorevoli, 298 contrari e 4 astensioni. Dopo il successo del voto parlamentare, il ministro dell’Interno Thomas de Maizière (CDU) ha affermato che ” il compromesso riflette una dedizione all’umanità e alla responsabilità, all’integrazione e alla limitazione, alla generosità e al realismo”.

I parlamentari hanno adottato un compromesso legislativo che è stato recentemente concordato durante i colloqui della “grande coalizione” della fase finale tra la Unione cristiana demcratica (CDU), Unione cristiano- sociale (CSU) e i socialdemocratici tedeschi (SPD).

La svolta nei negoziati è stata ampiamente vista dai media tedeschi come apertura potenziale della strada alla formazione di un nuovo governo.

Secondo la nuova proposta congiunta, l’attuale divieto di ricongiungimento familiare sarà revocato da Berlino il 31 luglio 2018. Dopo questa data, circa 1.000 parenti stretti dei rifugiati, con protezione sussidiaria, saranno autorizzati mensilmente a seguirli in Germania. Il leader dell’SPD Martin Schulz ha parlato di un compromesso costruttivo.

Di conseguenza, i migranti sarebbero in grado di eludere il limite numerico sul ricongiungimento familiare quando giustificato da circostanze straordinarie, come nei casi di minori non accompagnati e malattie gravi. Alcuni membri della CSU e della CDU sostengono, però, che non ci sarebbe stato alcun cambiamento nello status quo e che la legislazione emanata giovedì dal Bundestag include una formulazione vaga, secondo cui le eccezioni umanitarie “continuerebbero a rimanere intatte”. I rappresentanti del CDU, CSU e SPD hanno affermato che ci sarà bisogno di una legge aggiuntiva che affronterà dettagli più precisi della nuova politica. Le misure di sospensione del diritto al ricongiungimento familiare per i rifugiati con protezione sussidiaria sono state adottate per la prima volta a marzo 2016 e, originariamente, sono state programmate per scadere due anni dopo.

Diversi partiti hanno criticato pesantemente la nuova legge durante il dibattito sul Bundestag: Dietmar Barsch, leader della fazione parlamentare della sinistra l’ha definita ” arbitraria, moralmente dubbia e disumana”.

Eva Hoegl, vicepresidente della fazione parlamentare dell’SPD, ha sottolineato che il suo partito continuerà a dare il proprio peso a un’interpretazione più generosa delle clausole sul disagio che tiene conto anche del benessere dei bambini e della relativa convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del bambino.

Il leader della fazione del Partito verde (Gruene) Katrin Goering-Eckardt ha accusato il SPD di aver ceduto i suoi valori alla CDU e alla CSU accettando in linea di principio un limite fisso per i membri della famiglia.

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