Google studia algoritmo per penalizzare ricerche agenzie stampa russe RT e Sputnik, la repentina smentita

   

Il vice capo del Ministero delle Comunicazioni della Federazione Russa Alexei Volin è intervenuto sulle voci di Google che sarebbe in procinto di degradare i contenuti in lingua inglese delle agenzie russe RT o Sputnik. “Se così fosse, precisa l’alto funzionario russo, provocherebbe un sacco di domande della Federazione russa per i contenuti non appropriati, a sfondo pedopornografico e altro, che Google non ha presumibilmente alcuna possibilità di influenzare. L’emissione prioritaria nelle notizie significa una violazione del principio di neutralità tecnologica, da cui tutti i partecipanti al mercato e gli operatori di sistema procedono oggi.

La polemica è nata dalle parole dell’ex capo di Google e attuale presidente esecutivo di Alphabet, Eric Shmidt che ha annunciato la sua intenzione di sviluppare algoritmi speciali che abbasseranno i materiali RT e Sputnik nei risultati di ricerca di Google.

Egli ha sottolineato che Google sta cercando di impedire la diffusione del contenuto di queste risorse, ma non vuole vietare i siti stessi.  A questa affermazione è giunta poche ore fa la smentita dallo stesso Schmidt che ha, invece, assicurato alle autorità russe che non intende modificare il suo algoritmo di ricerca per portare più in basso gli articoli di Sputnik e Russia Today, due testate finanziate dal Cremlino per diffondere il punto di vista del governo russo sulle questioni internazionali.

Recentemente, rispondendo a una domanda sugli articoli di Sputnik, il direttore esecutivo della societa’ Alphabet di Google, Eric Schmidt, aveva detto che la società americana sta lavorando per dare meno visibilità a “siti internet di questo tipo”. Questa dichiarazione ha suscitato la preoccupazione di Mosca, e Google ha scritto all’agenzia russa che controlla i mass media, Roskomnadzor, precisando che “Eric Schmidt si riferiva agli sforzi di Google per migliorare la qualità della ricerca”, ma che non intende modificare l’algoritmo “per riclassificare siti web specifici.