Il Senato Usa conferma la nomina di Kavanaugh

Il Senato degli Stati Uniti ha confermato definitivamente la nomina del giudice Brett Kavanaugh alla Corte Suprema, chiudendo un lungo, discusso e controverso processo durato settimane. Hanno votato favorevolmente alla conferma di Kavanaugh 50 senatori, mentre 48 hanno votato “no”.

Per Trump è stata una serata storica, giunta al termine di una settimana di successi. A dispetto delle previsioni, ha infatti siglato un nuovo accordo per il Nafta, ha incassato il via libera a Kavanaugh e gode di un’economia in ottima salute, con la disoccupazione scesa ai minimi dal 1969 al 3,7%.

Successi che hanno dato forza al presidente e ai suoi sostenitori e che, è l’auspicio e la convinzione dei repubblicani, convinceranno gli elettori conservatori a votare alle elezioni di novembre.

Il verdetto finale però porta con se uno strascico di polemiche che infiammeranno l’ultimo mese di campagna elettorale. Da qui al 6 novembre, data delle legislative di mid-term, alcune proiezioni dicono che la vicenda Kavanaugh potrebbe far salire l’affluenza repubblicana e salvare in extremis la risicata maggioranza nella Camera alta; mentre i democratici potrebbero trarne vantaggio per una riconquista della Camera dei deputati. L’ultima parte della campagna vedrà opporsi due narrazioni contrapposte.

Duri i commenti della sinistra per la quale si è appena consumato un ennesimo sopruso contro i diritti delle donne, una vittima di abusi è stata ignorata, è stata garantita l’impunità di un maschio bianco che appartiene a un’élite esclusiva e potente.

Il Senato Usa conferma la nomina di Kavanaugh

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