Il triste ricordo di Manchester giunge fino alle coste del Salento chiuso in una bottiglia

L’amore di una madre, devastata dal dolore, raccontato su di un foglio contenuto in una bottiglia sigillata con sughero e cera e affidate alle onde del mare per mantenere vivo il ricordo della sua bambina.

Il triste ritrovamento è avvenuto nel Salento, sulla spiaggia di Torre Vado a Morciano di Leuca, in provincia di Lecce, un operaio intento a ripulire il tratto di costa ha trovato una bottiglia che risale all’attentato di Manchester.

La bottiglia conteneva, oltre ad un braccialetto di gomma di colore viola con incisi dei cuori, il nome della ragazza e la sua data di nascita, anche delle foto e un messaggio carico di dolore scritto dalla madre di una delle vittime.

«Nell’attimo in cui sei morta il mio cuore si è spezzato a metà. Un lato è pieno di dolore, l’altro è morto con te. Mi sveglio spesso di notte quando il mondo è addormentato e cammino lungo il viale dei ricordi con le lacrime sulle guance. Ricordarsi di te è facile. Lo faccio ogni giorno, ma la tua mancanza è un dolore al cuore, che non se ne va mai via. Ti tengo stretta nel mio cuore e lì rimarrai, fino a quando arriverà il giorno gioioso che ci incontreremo di nuovo. Mamma».

Queste le triste parole scritte dalla madre e dedicate a Sorrell Leczkowski, una studentessa modello che viveva ad Adel, un sobborgo a nord di Leeds, in Inghilterra. Insieme alla madre e alla nonna, entrambe rimaste ferite nell’attentato, la ragazzina era andata a prendere la sorella che aveva assistito al concerto della popstar americana. Vicino ai varchi d’uscita dall’Arena, però, fu investita dall’onda d’urto dell’esplosione causata dal terrorista Salman Abedi, 22enne inglese di origini libiche convertito all’Islam radicale, autore dell’attacco suicida. Sorrell morì poco dopo in ospedale, mentre mamma e nonna riuscirono a sopravvivere. La sorella della giovane, invece, rimase illesa. L’attentato, rivendicato il giorno successivo dall’Isis, costò la vita a ventidue persone (ventitré compreso il terrorista suicida), molte delle quali erano adolescenti. Tra le vittime anche una bimba di soli 8 anni.

A più di due anni di distanza, il mare del Salento ha restituito un ricordo di quella triste serata. Recuperata da un operaio del comune mentre galleggiava tra gli scogli, la bottiglia e il suo contenuto sono stati consegnati nelle mani dell’assessore all’ambiente Stefano Maggiore, che aveva disposto la pulizia della costa.

Il sindaco di Morciano di Leuca, Lorenzo Ricchiuti, e l’intera amministrazione comunale, hanno avviato la ricerca dei familiari di Sorrell, per invitarli nel Salento e riconsegnare loro quella bottiglia, dopo avere percorso oltre 2.500 miglia in mare. Affinché quel messaggio d’amore possa essere rigettato in acqua dalle mani di chi lo ha scritto, di chi ha versato fiumi di lacrime per la perdita della propria figlia così che quella bottiglia possa tornare a vagare per il mondo, diffondendo il suo contenuto di amore.

Il triste ricordo di Manchester giunge fino alle coste del Salento chiuso in una bottiglia

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