In volo con Iwan Piccioni, vicecampione di aliante “Classe Club”

(di Emanuele “Manè” Ferretti) Oggi vi voglio parlare di un volo particolare, il volo in aliante, e lo voglio fare con un pilota davvero speciale: Iwan Piccioni. Classe 74, Iwan di recente è arrivato secondo ai campionati italiani di acrobazia in aliante Classe Club, la più difficile e la più ambita. 

Sono passati vent’anni da quando ho conseguito il brevetto di volo in parapendio e, da allora, grazie anche alla mia passione per la scrittura, mi è capitato di volare con i mezzi più disparati ma devo dire che il volo in aliante sa emozionarmi come pochi altri mezzi; sarà perché in questo tipo di volo nulla è scontato e la quota te la devi guadagnare volando con il coltello tra i denti, devi capire ed interpretare il terreno e le condizioni meteo, ma soprattutto devi conoscere il mezzo e devi conoscere i suoi limiti e soprattutto i tuoi.

Limiti. Iwan è uno che i propri li ha superati e non si è arreso ai limiti che un brutto incidente in moto che lo ha costretto su una sedia a rotelle e ha reagito, grazie all’aiuto di Stefano Zuccarini, primo pilota di aliante disabile in italia ha capito che essere paraplegico non vuol dire chiudersi in casa ma che ci sono un mucchio di possibilità anche per i diversamente abili. E così un bel giorno ha scoperto il magico mondo del volo ed in particolare dell’aliante, un mondo dove non conta sei hai l’uso delle gambe o meno, conta quello che hai dentro, e se dentro sei un’aquila la cosa più naturale è staccare piedi da terra e disegnare piroette in cielo, delle acrobazie che, negli anni, hanno portato Iwan a qualificarsi nelle prime posizioni dei campionati italiani.

Ma com’è volare con Iwan? In una sola parola: travolgente! 

La passione per il volo di Iwan è sconfinata come il cielo, ammaliante come un bel tramonto, adrenalinica come una virata a 3G, difficile non innamorarsi di questo sport dopo aver volato con lui. Chi conosce Iwan sa che è un ragazzo sempre allegro e con la battuta pronta, ma quanto è il suo turno di salire sull’aliante si trasforma, diventa più attento, concentrato, meticoloso nei controlli prevolo dell’aliante. Anche nei miei confronti è molto scrupoloso nel controllare che mi sia allacciato bene le cinture, il tutto seguito da vicino da Pietro Filippini, una vecchia volpe del volo, nonché “Maestro” di volo acrobatico dell’aviosuperfice di Castel Viscardo

A fatica Iwan si siede ai comandi dell’ASK21 un aliante acrobatico appositamente modificato per permettere a lui e ad altri piloti disabili, di volare in tutta sicurezza. Gli ultimi controlli prevolo, poi Iwan dà l’ok e l’aereo di traino porta il nostro aliante alla quota prefissata dove si sgancia e inizia il suo volo accompagnato solo dal fruscio del vento del vento e dai nostri “Wowwww!!”

Ti aspetti che uno come Iwan, dopo anni di volo in aliante, si sia assuefatto alle emozioni che solo questo tipo di volo sa regalare e invece no, è un susseguirsi di “guarda che bello quel borgo, guarda quel lago, hai visto quel falco che termica sotto di noi!”; è bellissimo vedere il mio amico librarsi libero e felice nel cielo incurante della sua condizione, lo vedo sorridere e urlare come non mai, si vede che per lui il volo non è una semplice passione ma un modo di vivere, un modo per esprimere il suo estro e la sua bravura, una bravura che riscontro nel modo di usare l’aliante con la stessa maestria con cui un pittore usa il pennello, deciso e sicuro, senza la minima sbavatura. È un piacere per gli occhi e per la mente volare in aliante accompagnati dalla miglior musica di sempre, il fruscio del vento che accarezza le forme perfette dell’aliante mentre Iwan esprime la sua passione disegnando forme perfette in cielo.

La bellissima Orvieto si staglia maestosa sotto di noi mentre il lago di Bolsena riflette gli ultimi raggi di sole di questa giornata di fine estate facendoci capire che, ahimè, è il momento di tornare con i piedi per terra. Ma Iwan ha un’ultima sorpresa per me, vira secco a destra facendo una virata a 3G facendomi urlare di gioia e facendomi provare un’emozione mai provata prima, poi si infila nel circuito della pista, pochi movimenti e l’aliante, come una bellissima farfalla, si posa dolcemente a terra. 

Sono euforico, mai avrei pensato di provare simili emozioni e per questo ringrazio Iwan, amico, pilota, uno che dovremmo prendere come esempio quando ci nei momenti di difficoltà.

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