Tra India e Ue esiste una “convergenza in molti interessi”

Secondo quanto riportato dall’agenzia Nova, l’ambasciatore dell’Unione europea in India, Tomasz Kozlowski, in visita nella città di Pune, nello Stato centro-occidentale del Maharashtra, ha dichiarato che l’Ue vuole che Nuova Delhi giochi un ruolo più “proattivo” sulla scena internazionale e che il paese asiatico e l’Ue condividono molti interessi e obiettivi: le relazioni, un tempo limitate alla cooperazione economica, sono ora concentrate sulle prospettive strategiche a lungo termine, in particolare sui temi della difesa e della sicurezza, della politica nucleare e del cambiamento climatico, delle tecnologie dell’informazione e comunicazione.

Parlando con la stampa prima del suo intervento a un evento organizzato dall’istituzione accademica Symbiosis Society, il diplomatico ha sottolineato che l’ultimo vertice Ue-India, che si è tenuto il 6 ottobre scorso nella capitale indiana, ha aperto “una nuova dimensione” nei rapporti tra le parti: “Abbiamo deciso di prestare molta più attenzione l’una all’altra, dal momento che l’Ue e l’India sono partner molto affidabili e stabili che credono nell’ordine internazionale fondato sul diritto e cercano il loro posto nell’area internazionale. Vediamo una convergenza in molti interessi, come il cambiamento climatico, l’implementazione dell’oleodotto iraniano, l’accordo nucleare, il mantenimento della stabilità dell’Asia meridionale e la garanzia di un ordine internazionale multilaterale”.

Kozlowski ha aggiunto che “l’Ue è preoccupata delle politiche estere di alcuni paesi in Asia le cui intenzioni non sono chiare”. “Il terrorismo, la criminalità informatica e il sistema internazionale degli scambi sono aree di comune interesse e l’Ue e l’India sono partner naturali in questo contesto. Abbiamo la comune responsabilità di preservare la pace e l’ordine internazionale e ora dobbiamo mettere in atto strumenti per realizzare i nostri comuni obiettivi. Sia Ue che India sono convinti sostenitori dei principi della democrazia, dei diritti umani e dell’economica di mercato”, ha spiegato.

L’ambasciatore europeo in India ha riconosciuto che il paese “e’ avviato a una nuova crescita economica” e che le riforme varate dal governo di Narendra Modi sono “impressionanti”, come dimostra il recente balzo del paese nella classifica annuale della Banca Mondiale sulla facilità di fare impresa, basata su dieci parametri, contenuta nel rapporto “Doing Business 2018: Reforming to Create Jobs”: l’India ha scalato 30 posizioni, passando dal 130mo al 100mo posto su 190, una promozione dovuta alle riforme attuate negli ambiti dell’imposizione fiscale, delle autorizzazioni, della tutela degli investitori e del diritto fallimentare. Kozlowski ha parlato, infine, dell’uscita del Regno Unito dall’Ue, assicurando che i timori di un collasso del blocco europeo a causa della Brexit sono infondati.

Il vertice di ottobre a Nuova Delhi si è focalizzato soprattutto sul rafforzamento dei legami commerciali e della cooperazione nel campo della sicurezza. Sono state adottate importanti dichiarazioni congiunte in settori come la lotta al terrorismo, l’energia e lo sviluppo urbano. Dal vertice è emerso anche l’impegno a riprendere i negoziati sull’intesa di libero scambio il prima possibile. “Credo sia il momento per un accordo di libero scambio tra l’india e l’Unione europea. Quando ci saranno le condizioni li riprenderemo”, ha annunciato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, nella conferenza stampa conclusiva. I colloqui per l’accordo, avviati nel 2007, successivamente sono entrati in una fase in stallo, ma la cooperazione tra Ue e India è proseguita nei diversi settori, permettendo la messa a punto di un’agenda Ue-India per il 2020.

Tra India e Ue esiste una “convergenza in molti interessi”