Kaspersky, un sistema contro i droni che violano la privacy

L’azienda russa Kaspersky pronta ad un nuovo salto nel settore della sicurezza. Questa volta non si tratta di potenti antivirus e firewall informatici, ma di un potente sistema antidrone. L’obiettivo, dichiara  Kaspersky, è quello di sviluppare soluzioni per la salvaguardia della privacy e della sicurezza, messe a rischio oggi anche dagli sconfinamenti non autorizzati di droni civili, quegli oggetti volanti radiocomandati, dotati di sensori e telecamere, sempre più diffusi. Al punto che, secondo una stima di settore, il mercato globale dei droni dovrebbe crescere dagli attuali 14 miliardi di dollari fino ai 43 miliardi nel 2024, man mano che gli aeromobili a pilotaggio remoto inizieranno a essere maggiormente utilizzati per una più ampia tipologia di attività, come la consegna di merci. La preoccupazione è che possano aumentare contestualmente anche gli incidenti e le violazioni, con il sorvolo da parte di droni su aree pubbliche o private. La soluzione studiata da Kaspersky sfrutta vari sistemi di rilevamento, compresi i laser, analizzando i dati tramite machine learning, un’intelligenza artificiale in grado di identificare da sola l’intruso, disturbando le comunicazioni tra controllore e dispositivo, costringendo il drone ad atterrare o tornare in automatico al luogo di partenza.

Kaspersky, un sistema contro i droni che violano la privacy

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