La Marina cinese si costruisce un “Super Radar” per tenere alla larga le navi occidentali

La Cina continua ad armarsi con sistemi di alta qualità e ad elevata capacità detterrente dal momento che nell’Indo-Pacifico aumentano le interferenze dell’Occidente che non vuole cedere alle velleità di Pechino sull’Isola di Taiwan. Dalla portaerei più grande al mondo, classe Liaoning, presentata pochi mesi fa ai missili a lunga gittata in grado di colpire la parte ovest degli Stati Uniti, alle costellazioni di satelliti in funzione anti-Starlink. Tutti sistemi d’arma rivoluzionari che mirano a colpire il blocco occidentale nell’orgoglio ed anche nei fatti laddove venisse confermata la loro letalità.

Indiscrezioni parlano della costruzione di un potentissimo radar in grado di fare la differenza rispetto alla tecnologia esistente. Un’evoluzione rispetto ai tradizionali radar che consentirà un elevato gap capacitivo alla Marina cinese rispetto alle marine degli avversari.

Il Sole24Ore racconta della presunta capacità di rilevare i missili in arrivo da 4.500 chilometri di distanza pari a circa la distanza dal Sud della Cina al Nord dell’Australia e tracciare più bersagli entro 3.500 chilometri di distanza.

Le indiscrezioni sono state pubblicate lo scorso 31 maggio sulla rivista cinese Electric Machines and Control. L’editoriale specifica che il sistema di radar di nuova generazione sarà in grado di colpire le azioni degli avversari con una potenza in uscita di circa 30 megawatt per annullare tutti i sistemi elettrici e sistemi di rilevamento delle navi nemiche.

Altra chicca dell’arsenale cinese è l’avanzato missile ipersonico DF-27 che può raggiungere tutte le principali basi statunitensi dell’Asia-Pacifico. Se si considerano vere le informazioni sul super radar ogni movimento nelle acque territoriali cinesi o nello Stretto di Taiwan potrebbero essere tracciate e facilmente depotenziate dall’esercito comandato da Pechino.

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