Ora cosa accade? La palla passa a Mattarella

(di Massimiliano D’Elia) Secondo le proiezioni divulgate dalle varie agenzie,  la #Lega è il primo partito d’Italia con con il 33,2% dei voti, il #M5S crolla, inesorabilmente, al terzo posto sotto quota 20 per cento, sorpassato anche dal #Pd che si attesta al 22,2 per cento.

I commenti a caldo di Matteo #Salvini: “Chiedo un’accelerazione sul programma di governo. A livello nazionale non cambia nulla”. 

Il capogruppo Lega alla Camera Molinari dichiara che sarà la Lega a indicare il nome del futuro commissario #Ue, forte dei suoi 28 seggi conquistati a Bruxelles.

Forza Italia, invece, si attesta all’8 per cento e la Meloni raggiunge il 6 per cento. Berlusconi e la Meloni a modo loro festeggiano il risultato. Anche se Forza Italia sta quasi scomparendo e la Meloni sperava di raggiungere almeno il 10 per cento per convincere Salvini che una coalizione Lega FdI, poteva concretizzarsi.

Ora cosa accadrà nei rapporti di forza all’interno del Governo? Tutti promettono che non cambierà nulla. L’unico che vede lontano, però, è il premier Giuseppe Conte che  esorta il M5S a cambiare rotta e ad addivenire alle richieste della Lega.

Il leader “maximi” pentastellati, #Fico, #Casaleggio, #Grillo e #Di Battista osservano il silenzio. Di Maio, dal canto suo, ancora non ha capito che la politica degli insulti non ha funzionato e dichiara a caldo che la “debacle” è stata causata dalle astensioni registrate al sud. Non comprende il Giggino nazionale che i voti 5S sono confluiti nel PD e soprattutto nella Lega.

Sicuramente all’interno del #M5S ci sarà un confronto per cercare di risalire la china. Il punto è come affrontare i prossimi appuntamenti di governo. L’alleato di via Bellerio, ora, ha l’appoggio degli italiani e sta vincendo anche in Piemonte. Tutto il nord è governato dalla Lega. Ciò, vuol dire,   approvare: Tav, Pedemontana, Autonomie, Flat Tax e Decreto Sicurezza bis. Ma come si mette nel Cdm e in Parlamento dove c’è, invece, la maggioranza di rappresentanti pentastalleti?

Un rebus che non lascia interpretazioni. Il M5S deve concedere qualcosa alla Lega, almeno qualche ministero di peso. In bilico ci sarebbero, #Difesa e #Infrastrutture. Rimanere con questo Governo senza alcune affinature non ci porterà lontani. A questo punto meglio una crisi di governo subito, perchè al rientro delle ferie occorrerà lavorare sulla nuova legge finanziaria. La palla, ora, passa al presidente della Repubblica Sergio #Mattarella che deve saggiare quanto prima se ci sono ancora le condizioni, da parte dell’esecutivo, di per poter governare il Paese.

 

Ora cosa accade? La palla passa a Mattarella

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