La vaccinazione non ci rende immuni dal contagio, ma ci può salvare la vita

Balzo dei positivi in Italia nelle ultime 24 ore, sono 3.558 contro 2.072 di ieri. Dieci le vittime in un giorno. Nel frattempo la variante Delta corre e fa registrare un +150 per cento in Francia. Diciottomila nuovi casi di coronavirus in Francia nelle ultime 24 ore, un’impennata “mai vista”, secondo il ministro della Salute Ve’ran, che attribuisce questo inquietante aumento alla variante Delta. La settimana scorsa, in Francia, si contavano meno di 7mila casi e ora siamo a 18mila. Sulla situazione in Grecia l’unità di crisi della Farnesina scrive ad una società che ha organizzato un viaggio per 400 ragazzi italiani: “Qualsiasi spostamento, in questo periodo, puo’ comportare un rischio sanitario: in molte isole greche, inclusa Corfu’, la presenza di stranieri risultati positivi e’ significativa e sta comportando rallentamenti e difficolta’ alle autorita’ sanitarie locali nel reperire alloggi adeguati nei Covid-hotel”.

La vaccinazione non ci rende immuni. La vaccinazione completa anti-Covid ha un’alta efficacia ma nonostante questo, proprio in base al tasso di efficacia dei vaccini, circa 1,5 milioni di vaccinati con due dosi sono comunque a rischio di ospedalizzazione se infettati dal virus, dei quali oltre 700mila potrebbero necessitare della terapia intensiva, ed oltre 1 mln sono a rischio decesso“. A dirlo all’ANSA e’ l’epidemiologo Cesare Cislaghi, gia’ presidente dell’Associazione italiana di epidemiologia.

Anche la popolazione vaccinata con due dosi, dunque, e’ necessario che adotti comportamenti prudenti poiche’ non e’ esente da rischi, avverte. Se e’ infatti vero che meta’ della popolazione ha completato il ciclo vaccinale, pari a 27.120.766 persone, va sottolineato che di questa fascia – spiega – sulla base dei dati dell’Istituto superiore di sanita’, piu’ dell’11% puo’ ricontagiarsi, il 5,5% puo’ ricoverarsi e il 2,7% finire in terapia intensiva, per un totale di 1,5 milioni di persone, ed il 4,2% potrebbe essere a rischio di morire se nuovamente contagiato. Si tratta, precisa l’esperto, di percentuali basse che dimostrano l’elevata efficacia della vaccinazione, ma se rapportate all’intera popolazione dei vaccinati con 2 dosi le frequenze diventano importanti. Applicando infatti le percentuali di efficacia dei vaccini stimate dall’Iss al totale dei vaccinati a ciclo completo, pari al 18 luglio a 27.120.766 persone, emerge che – evidenzia Cislaghi – a rischio nuovo contagio sono 3.113.464 persone considerando che l’efficacia del vaccino e’ stimata all’88,52%; a rischio ospedalizzazione sono 1.491.642 soggetti per un’efficacia degli immunizzanti contro malattia grave e ricovero pari al 94,57%; di questi ultimi, a rischio terapia intensiva sono 732.261 soggetti, per un’efficacia del vaccino nel prevenire i ricoveri in rianimazione pari al 97,30%. Inoltre, la popolazione vaccinata con due dosi e a rischio decesso se infettata e’ pari a 1.139.072 persone, per un’efficacia del vaccino contro il rischio morte pari al 96% (esattamente 95,80%). Dunque, l’atteggiamento diffuso che porta a sentirsi totalmente sicuri perche’ si e’ vaccinati rischia di creare un numero elevato di persone che abbandonano ogni tipo di precauzione, con conseguenze disastrose. In ogni caso – conclude l’esperto vaccinarsi fa diminuire i rischi di ammalarsi a meno del 5%, quindi e’ veramente indispensabile vaccinarsi e poi mantenere comunque le necessarie precauzioni per evitare inutili contagi”.

La vaccinazione non ci rende immuni dal contagio, ma ci può salvare la vita