Libano, militari italiani tra i migliori per impatto ambientale base Millevoi

Si e’ conclusa questa settimana, presso la base “Millevoi” del contingente italiano in Libano, l’attivita’ di valutazione e certificazione dell’impatto ambientale del compound delle Nazioni Unite. Lo riferisce un comunicato stampa, secondo cui un team di esperti, provenienti dell’Environmental Management Unit delle Nazioni Unite, ha trascorso diversi giorni nella base Unp 2-3, sede del Comando della Joint Task Force -Lebanon e sotto il comando del generale di Brigata Francesco Olla, stimando i consumi di energia e analizzato il sistema di differenziazione e smaltimento di rifiuti di un complesso che ospita quasi mille militari e più di dieci nazioni.  L’installazione dei pannelli fotovoltaici e la sostituzione degli impianti luminosi con quelli più recenti a basso consumo energetico hanno permesso nell’ultimo periodo un risparmio di carburante del 35 per cento, insieme a una piu’ accurata gestione delle risorse idriche che risulta fondamentale nel periodo più caldo. Il team delle Nazioni Unite, oltre agli sforzi del contingente italiano nella gestione logistica e infrastrutturale della base, ha voluto complimentarsi per la forte adesione alla “Green the blue”, campagna di sensibilizzazione dei caschi blu di tutto il mondo volta al rispetto dell’ambiente. La base “Millevoi” e’ l’unica ad aver ottenuto, insieme a quella del contingente finnico-irlandese, tale riconoscimento, a dimostrazione della sensibilita’ dei peacekeepers italiani alla tutela dell’ambiente. Il generale di Brigata Francesco Olla, a termine della cerimonia insieme al presidente del team, ha impiantato nel piazzale principale della base un albero di cedro, simbolo del Libano ed elemento caratteristico della sua bandiera. 

Libano, militari italiani tra i migliori per impatto ambientale base Millevoi

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