Non solo Forza Nuova ma tanti gruppi estremisti si starebbero mobilitando per una manifestazione a livello nazionale, il tutto a ridosso del 15 ottobre, data spartiacque in cui ci sarà l’obbligo del certificato verde per i tutti i lavoratori.
Palazzo Chigi è inamovibile sulle disposizioni già emanate anche se l’attenzione è massima sul clima di tensione che c’e’ nel Paese. Gli scontri di sabato scorso a Roma e Milano hanno portato consigli al governo e Roma rispondera’ con una strategia ‘riveduta e corretta’ di prevenzione e contenimento dei disordini che sara’ messa a punto oggi nel corso della riunione – presieduta dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Seduti allo stesso tavolo al Viminale, i vertici di forze di polizia e intelligence si confronteranno per capire le falle del sistema di prevenzione per non ripeterli in futuro.
Venerdi’ 15 ottobre si prevedono una serie di proteste, si proseguira’ poi sabato con le ormai tradizionali iniziative dei no vax e si guarda al vertice G20 del 30 e 31 ottobre a Roma alla Nuvola, luogo che si presta ad essere presidiato a differenza del centro cittadino.
Dopo la riunione di oggi i prefetti convocheranno i Comitati provinciali in tutta Italia per riportare sul proprio territorio le indicazioni ricevute dal Comitato centrale. In sostanza, si dovra’ far tesoro di quello che non ha funzionato e quindi ci sarà grande attenzione nella concessione delle piazze, massimo rigore verso i cortei non autorizzati, fitta attivita’ info-investigativa per conoscere il numero e la qualita’ dei manifestanti e predisporre un adeguato dispositivo di ordine pubblico. Fondamentale sarà l’analisi delle chat per intercettare intenzioni ostili.
Sabato nella sede della Cgil, distrutta, c’erano volti ben conosciuti alle forze dell’ordine, insieme a tanti ignoti, persone esasperate dalla crisi economica e facilmente influenzabili da formazioni come Forza Nuova.
Sui fatti di Roma il ministro Lamorgese riferira’ alla Camera il 19, tra le proteste di FdI che avrebbe voluto un’informativa piu’ tempestiva e chiede anche “se ci siano stati agenti che hanno sobillato la folla”. E su quello che e’ successo nella Capitale ha acceso un faro anche il Copasir che, fa sapere il presidente Adolfo Urso, ha attivato un’istruttoria per “verificare le modalita’ procedurali adottate nella predisposizione delle misure utili a garantire l’ordine pubblico”. In sostanza, visto che da tempo l’intelligence segnala il rischio di infiltrati nelle manifestazioni, si vuole capire se le informative degli agenti segreti siano stati acquisiti dalle forze di polizia nella predisposizione dei servizi di ordine pubblico. Il direttore dell’Aisi , Mario Parente e’ atteso giovedi’ al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.