Malaria: puntare il dito verso i migranti, uno sproposito assoluto

Federico Gelli, capo dipartimento sanità del Pd, sottolinea: “Strumentalizzare la morte della bimba di 4 anni come sta facendo il centrodestra dicendo sia tutta colpa dei migranti, è uno sproposito assoluto”.

Gelli, impegnato a Firenze alla festa dell’Unità che ospita quest’anno il focus tematico nazionale proprio sul comparto sanità ha precisato: “Innanzitutto partiamo da un presupposto: ogni anno in Italia ci sono circa 600 persone che si ammalano di malaria. Persone, ed è questa la casistica più frequente, che principalmente hanno viaggiato per motivi di lavoro, turismo o studio in Paesi endemici della malaria”. Il sistema sanitario, “è abituato e attrezzato a gestire e assistere i pazienti che contraggono la malattia”. Per Gelli, in sostanza, quello della bambina trentina ” è un caso estremo e saranno le indagini e la procura a stabilire le possibili cause”. Tra queste, “ma siamo nel campo delle ipotesi, un errore, un incidente ospedaliero, in cui il sangue dei due bambini affetti da malaria contratta nel Burkina Faso e ricoverati nello stesso reparto di pediatria sia entrato in contatto con la bambina”.

Malaria: puntare il dito verso i migranti, uno sproposito assoluto