Record di contagi, 144mila nuovi positivi

La circolazione del virus SarsCoV2 in Italia e’ sempre piu’ intensa, con un rapido aumento dei casi per la decima settimana consecutiva. In questo quadro in peggioramento, altre 4 Regioni – Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia – da lunedi’ passeranno in fascia gialla e si registra un nuovo record di positivi in Italia: sono 144.243 i casi di Covid individuati nelle ultime 24 ore, rispetto ai 126.888 dell’altro ieri.

Le vittime, secondo i dati del ministero della Salute, sono 155, mentre ieri erano state 156. La 4 Regioni gialle da lunedi’ si affiancano a Liguria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia, le Pa di Trento e Bolzano e la Calabria, gia’ in questa fascia di rischio. Mezza Italia passa quindi in zona gialla mentre l’incidenza e’ piu’ che raddoppiata in una settimana.

Secondo i dati del bollettino quotidiano del ministero della salute, inoltre, sono 1.224.025 i tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore (ieri 1.150.352) ed il tasso di positivita’ e’ all’11,78%, stabile rispetto all’11,03% del giorno precedente. Sono 1.260 i pazienti in terapia intensiva, 34 in piu’ in 24 ore, ed i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 11.150, 284 in piu’.

Un andamento critico fotografato e confermato dal monitoraggio settimanale del ministero della Salute-Iss. L’incidenza settimanale a livello nazionale dei casi Covid continua infatti ad aumentare rapidamente: e’ piu’ che raddoppiata raggiungendo 783 casi per 100.000 abitanti (24/12/2021 – 30/12/2021) contro 351 per 100.000 della scorsa settimana, mentre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici e’ stato pari a 1,18, leggermente in aumento rispetto alla settimana precedente (era pari a 1,13) ed ancora sopra la soglia epidemica. Sono quattro le regioni dove il tasso di incidenza dei casi di Covid e’ sopra mille su 100mila abitanti rispetto alla media nazionale: in Umbria i casi sono 1485 per centomila abitanti, in Lombardia 1442, in Toscana 1098, in Piemonte 1021. Sempre in aumento anche il tasso nazionale di occupazione in terapia intensiva: e’ al 12,9% (superando la soglia di allerta fissata al 10%), mentre il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 17,1 (rispetto alla soglia di allerta fissata al 15%).

Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), inoltre, sono 14 le regioni che superano la soglia d’allerta del 10% dei posti in terapia intensiva occupati da malati con Covid-19: Abruzzo (al 12%), Calabria (15%), Emilia Romagna (14%), Friuli Venezia Giulia (15%), Lazio (16%), Liguria (20%), Lombardia (13%), Marche (17%), Pa Bolzano (18%), Pa Trento (23%), Piemonte (16%), Sicilia (11%) e Toscana (13%), Veneto (18%). L’occupazione dei reparti, rileva Agenas, sale invece in 10 regioni: 17 superano la soglia del 15%, con la Valle d’Aosta e la Calabria al 29%.

Una situazione aggravata dalla sempre maggiore circolazione della piu’ infettiva variante Omicron: secondo l’ultima flash survey dell’Iss, relativa al 20 dicembre, la variante Delta e’ ancora predominante con una prevalenza stimata al 79% e la Omicron e’ al 21% del campione esaminato, con una variabilita’ regionale tra il 3% e il 65%. La Omicron, ha evidenziato il presidente Iss, Silvio Brusaferro, e’ “in netta crescita, anche se con grandi differenze da regione a regione”. La prossima flash survey per la rilevazione delle varianti sul territorio nazionale verra’ effettuata lunedi’ 3 gennaio.

Record di contagi, 144mila nuovi positivi

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