Sim Gdf perde due pezzi da novanta, dimissionari Iafrate e Leccese, mentre le altre associazioni non mollano e incontrano il Pd

(di Andrea Pinto) Un fulmine a ciel sereno ha colpito il sindacato, Sim della Guardia di Finanza, il presidente Andrea Leccese e il segretario generale Cleto Iafrate si sono dimessi. Sentito al telefono il Segretario Generale Iafrate ha riferito che “le dimissioni sono motivate per entrambi dall’impossibilità di conciliare l’attività sindacale con il servizio”. Una motivazione che a dir la verità non mi ha convinto, solo il tempo farà emergere le motivazioni che hanno fatto allontanare dal sindacato della Gdf, i due più illustri fondatori. Ho ritenuto opportuno sentire al telefono anche il presidente Andrea Leccese che mi ha detto: “sono disponibile comunque a sostenere la causa a cui, insieme a Iafrate, crediamo con convinzione. La sindacalizzazione di cui stiamo parlando ora è un processo democratico tardivo che doveva già partire dal lontano 1948“.

Peccato perché i sindacati a carattere militare sono in piena attività. SIM Aeronautica, Siulm, Nuovo Sindacato  Carabinieri, SIM Marina, SIM Guardia Costiera, Libera Rappresentanza Militari hanno  partecipato il 13 settembre scorso  all’evento promosso dal  Senatore D’Arienzo e dal  Gruppo Parlamentare del Partito Democratico.  L’evento, tenutosi a Roma, ha visto la presenza delle maggiori sigle sindacali militari. Tutti seduti allo stesso  tavolo,  per discutere, insieme a un autorevole rappresentante del parlamento, l’applicazione della sentenza 120 /2018 della Corte Costituzionale.

Così le citate sigle hanno commentato l’iniziativa del Pd: “Ci auguriamo che la posizione  del Senatore D’Arienzo, che in occasione del suo intervento ha parlato più volte a nome del suo partito  mostrando grande disponibilità, possano realmente essere utili per raggiungere quella  tutela “reale” che i  cittadini con le stellette e le  loro famiglie meritano  da tempo . Cogliamo l’occasione inoltre, per renderci disponibili alla partecipazione a eventi simili in futuro  con tutte le forze politiche e per invitare  tutti i partiti a confrontarsi con noi. Auspicheremmo  inoltre, in occasioni del genere,  anche   la presenza  dei vertici delle Forze Armate e dei  numerosi  generali in pensione  che evidentemente hanno i propri motivi per continuare a ostacolare questo processo da “dietro le quinte” e che non hanno forse la voglia di confrontarsi con noi e con  le   problematiche del personale che rappresentiamo che ci vengono portate quotidianamente all’attenzione“.

Non potevamo esimerci di chiedere un parere direttamente al presidente del Sim Aeronautica, Sinibaldo Buono: “l’evento organizzato dal gruppo parlamentare del partito democratico il 13 settembre ci ha dimostrato, mai ce ne fosse stato bisogno, quanto e in che modo sia sentito il concetto di sindacalizzazione militare dalle varie correnti politiche. Spetterà a noi inserirci in questa fessura, per dare ai  350000 cittadini con le stellette i diritti che la Corte costituzionale ha sancito  per loro. Senza sconti a nessuno. Siamo pronti a confrontarci con chiunque si sia  dichiarato in questo anno contrario a ciò che auspichiamo per il personale che  ha aderito al nostro progetto e al  bisogno di essere rappresentato da “veri” Sindacati Militari“.

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