Siria, accuse pesanti, Russia sapeva di attacco chimico

Il Pentagono sta cercando di capire se ci sia stato un eventuale ruolo della Russia nell’attacco chimico di martedì scorso nella provincia di Idlib, l’attacco che poi ha scatenato il bombardamento americano in Siria: il Pentagono sospetta che la Russia fosse a conoscenza o addirittura sia stata complice. Lo ha detto un portavoce alla Cnn. In particolare il Pentagono sospetta che un caccia russo abbia bombardato un ospedale a Khan Sheikhoun in cui erano state trasportate le vittime dell’attacco chimico, appena cinque ore dopo il bombardamento, con l’intenzione di eliminare le prove. L’intelligence americana ha registrato il volo di un drone russo sopra l’ospedale poco prima che un caccia, di nazionalità ignota, bombardasse la struttura. I droni russi sorvolano regolarmente l’area. L’emittente ha anche sollecitato sulla questione il portavoce del Cremlino, Dmity Peskov, che ha replicato: “Non vero”

La vicenda sta assumendo toni sempre più alti, una escalation, inaspettata. Speriamo che la Siria non diventi il terreno di confronto, scontro tra le due superpotenze.

Intanto l’Europa sempre più isolata assume un ruolo sempre più marginale nelle questioni internazionali.

Gli USA e la Russia oramai sono a piede libero. Ne ONU ne Comunità Europea sono più in grado di imporre una linea di pacificazione globale. Anche la Gran Bretagna da sempre filoamericana ha strizzato l’occhio a Trump per intervento in Siria.

di Arianna Nastro

Siria, accuse pesanti, Russia sapeva di attacco chimico

| MONDO |