Terzo giorno di guerriglia urbana a sud di Tripoli. Le elezioni di fine anno diventano sempre più incerte

The Libya Observer riporta che la missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL) ha condannato l’escalation di violenze a Tripoli per il terzo giorno consecutivo e ha chiesto una dichiarazione per un cessate il fuoco immediato su tutti i fronti.
“Il Rappresentante speciale del Segretario Generale (SRSG) in Libia, il Dr. Ghassan Salame, ha contattato le parti libiche interessate per cessare immediatamente tutte le ostilità, riprendere il cessate il fuoco e trovare soluzioni a lungo termine per garantire la sicurezza della capitale, le sue istituzioni e i suoi residenti “.
Secondo l’UNSMIL, Salame era anche in contatto con i membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, così come attori regionali e internazionali con influenza sui partiti libici per spingere alla calma, chiedere la fine della mobilitazione militare e venire al tavolo dei negoziati.
Un cessate-il-fuoco di poche ore ha calmato gli scontri violenti martedì mentre la settima brigata di fanteria e le brigate di Tripoli hanno raggiunto una tregua con Okayed.
Testimoni oculari hanno detto che le due parti in guerra sono tornate a combattere e hanno iniziato a mobilitare combattenti e veicoli nelle zone a  sud di Tripoli.
Di ulteriore impatto è stata l’apparizione di un leader dell’operazione Farha Libia (Alba libica), Salah Badi, che ha detto di essersi unito agli scontri comandando una forza diretta a Tripoli “per porre fine all’umiliazione dei residenti di Tripoli”.
“La Libia è una scena di guerra guidata da traditori e agenti di paesi  stranieri e dai giovani libici. Ci vendicheremo per le madri di Tripoli che sono state umiliate alle porte delle banche a causa delle persone corrotte”. Badi ha detto in un video la scorsa notte.
La brigata Al-Sumood di Badi, ha conquistato il campo di Naqliya e la Airport Road prima che si ritirassero. Non è chiaro chi ha il controllo di quelle posizioni ora.
Nel frattempo, l’aviazione del governo presidenziale ha sferrato un attacco aereo su posizioni e depositi della settima brigata a Tarhouna, i cui abitanti sono scesi in piazza per deplorare il raid aereo e accusare Al-Sarraj e il suo governo di tradimento.
La settima brigata e’ stata sconfitta anche nel campo di Yarmouk a Tripoli e alcuni rapporti riferiscono che la brigata si è allontanata dal distretto di Qaser Bengashir verso sud mentre la brigata dei rivoluzionari di Tripoli avanzava in quella zona.
Attualmente, i distretti meridionali della capitale sono ancora un campo di battaglia. La recrudescenza dei conflitti allontana sempre più le elezioni previste a dicembre di quest’anno, fortemente volute dalla Francia e dal Generale Khalifa Haftar che controlla il sud della Libia.

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