Trump ha vinto comunque

(di Marco Zacchera) Sarà dunque con ogni probabilità Joe Biden il nuovo presidente USA anche se il  sospetto di brogli elettorali per il voto postale sarà al centro delle discussioni per lungo tempo.

Quello che mi ha dato molto fastidio sono stati però i commenti assolutamente faziosi di gran parte dei media e delle TV italiane dove – come peraltro prevedibile – Trump è stato sempre dipinto in termini di dileggio.

Presunti “esperti” ed “opinionisti” (alcuni decisamente ignoranti della situazione americana e che parlano solo per preconcetti) quasi tutti – guarda caso – sfacciatamente pro-democratici e con interi programmi televisivi dichiaratamente di parte, con La7 e Sky News a tratti assolutamente faziosi.

Evidentemente troppi italiani conoscono poco o nulla della situazione americana.

Tra l’altro sembra che i repubblicani abbiano conquistato un governatore in più e diversi seggi al Congresso: qualcuno ve lo ha detto?

Resta il fatto che i sondaggi si sono dimostrati clamorosamente falsi (e chi può sostenere che non abbiano contribuito volutamente ad influenzare il voto? E’ più difficile votare per chi perde…) e con decine di milioni di americani – pandemia a no – che invece sono andati personalmente a votare.

Milioni di persone che ai seggi hanno votato in maggioranza per Trump che è stato capace di mobilitare a suo favore masse enormi di persone nonostante la pandemia e le accuse (ricordate il Russiagate?) spesso infondate che lo hanno accompagnato per ogni giorno del suo mandato da chi non aveva mai accettato la sua vittoria del 2016.

Oggi decine di milioni di americani sospettano la frode e hanno adesso il diritto di esprimere il loro dissenso per una conclusione elettorale sicuramente non netta e non limpida.

Il sistema postale americano ha molte falle (un po’ come quello per i voti dei nostri italiani nel mondo) e di fatto nessuno potrà mai accertare – a parte le eventuali frodi organizzate – chi abbia effettivamente votato, perché le schede possono essere cedute ed acquistate o spedite da terzi e – quando diventano così numerose – una percentuale di irregolarità è scontata, ma questa volta può essere stato molto di più. 

Avvocati e giudici diranno la loro, intanto ho molti dubbi che l’Europa avrà da guadagnarci da questo nuovo presidente, mentre giustamente possono cantare vittoria Pechino e altri paesi tipo il Messico.

Resta un problema di fondo: come mai, nonostante una campagna di stampa asfissiante interna ed internazionale e un candidato come Trump oggetto di ogni tipo di critica (attenzione: spesso il presidente le polemiche se le è andate a cercare, non sto dicendo né che sia un santo né un simpaticone), metà America ha ragionato diversamente e lo ha comunque votato? 

Un bell’esempio di indipendenza mentale che dovrebbe far ragionare anche gli italiani.

 

Trump ha vinto comunque

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